Al Liceo Curie di Tradate scuola e territorio in dialogo per la tutela dei minori
Operatori sociali, sanitari e giuridici a confronto sull’impatto della Riforma Cartabia, con un focus in particolare sulle nuove procedure relative alla tutela dei minori

Si è svolto ieri, mercoledì 15 ottobre, nell’aula magna del Liceo Marie Curie di Tradate, il convegno dedicato all’approfondimento sulla Legge Cartabia, con un particolare focus sulle nuove procedure relative alla tutela dei minori.
Promosso dall’Asst Sette Laghi, con il patrocinio dell’Ambito territoriale di Tradate, della Comunità montana Valli del Verbano e del Distretto di Tradate, l’evento ha rappresentato un’importante occasione formativa per operatori sanitari, sociali e scolastici, chiamati a lavorare in modo coordinato di fronte ai cambiamenti introdotti dalla riforma.
Un sistema da ripensare: formazione e collaborazione
«La Riforma Cartabia costituisce un rilevante progresso verso una maggiore efficienza del sistema giudiziario ma impone al contempo un profondo adeguamento anche al sistema sanitario», spiegano gli organizzatori del convegno. L’obiettivo dell’incontro è stato proprio quello di fornire strumenti teorici e pratici per accompagnare gli operatori nella comprensione delle nuove responsabilità e nell’adozione di prassi operative comuni sul territorio.
Un programma multidisciplinare
Durante la giornata, che si è svolta dalle 9 alle 17.30, si sono alternati interventi istituzionali e specialistici. Tra i relatori Giuseppe Calicchio, direttore socio-sanitario di Asst Sette Laghi; Raffaella Garolla, avvocata esperta in diritto di famiglia e minori; Andrea Belloni, psicologo, psicoterapeuta e giudice onorario al Tribunale per i minorenni di Milano; Maria Antonietta Masullo, assistente sociale e consigliere dell’Ordine Assistenti Sociali Lombardia; Chiara Luoni, dirigente medico Npia dell’Ospedale Filippo Del Ponte; Giulia Ghezzi, assistente sociale e Matteo Locatelli, pedagogista clinico di Logos Cooperativa Sociale.
Il pomeriggio è stato dedicato a workshop tematici, con lavori di gruppo su casi pratici legati alla protezione dei minori, alla stesura di relazioni sociali in ambito sanitario e al ruolo del Tribunale.
Un primo passo per fare rete
Il convegno è stato anche un’occasione per «gettare le basi per creare prassi operative comuni all’interno del territorio», come dichiarato dagli organizzatori. L’approccio integrato tra professionisti di settori diversi è stato al centro di tutti gli interventi, con l’intento di migliorare la presa in carico dei minori vulnerabili e rendere più efficace l’applicazione della riforma sul campo.
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