“Maggioranza in crisi”: il centrodestra sestese all’attacco dopo le dimissioni di Ponti e Gnodi
Fratelli d’Italia e Siamo Sestesi parlano di «evidenti scricchiolii» e di un «rimpasto poco credibile». L'assessore alla comunicazione e il consigliere comunale lasciano il Municipio per motivi personali e altri impegni fuori dalla politica locale

«Segnali di crisi all’interno della maggioranza». È questa la lettura politica da parte del centrodestra di Sesto Calende dopo le dimissioni da parte di Michele Ponti e Cristian Gnodi dalla maggioranza, arrivate insieme alla rinuncia da parte di Barbara Mercali al ruolo di presidente del consiglio comunale. Dimissioni che, tra le fila di Sesto Futura, sono sopraggiunte per motivi personali (nel caso di Ponti) e nuovi incarichi per Gnodi.
Con un comunicato congiunto Fratelli d’Italia e Siamo Sestesi (Lega e Forza Italia) – forze separatesi nel settembre 2024 dopo essersi candidate in un’unica lista di coalizione – «esprimono preoccupazione» di fronte agli «evidenti scricchiolii che stanno attraversando la maggioranza che governa la nostra città».
Per i due gruppi – che avevano protocollato una mozione di sfiducia nei confronti di Ponti lo scorso 10 ottobre – il giro di vite fra i componenti di Sesto Futura è infatti «un segnale chiaro di una crisi politica ormai conclamata, che si traduce in un ulteriore rallentamento dell’attività amministrativa». “Rallentamento” che dovrà fare anche i conti con le oltre cento interpellanze protocollate proprio da Lega e Forza Italia a settembre.
“RIMPASTO POCO CREDIBILE”
Nel loro comunicato, i cinque consiglieri d’opposizione Jole Sesia, Marco Colombo, Roberta Colombo, Mario Boatto e Marco Limbiati definiscono «poco credibile» l’ipotesi di un rimpasto “programmato” dopo appena un anno e mezzo di mandato.
«Nonostante le parole di circostanza diffuse nei comunicati ufficiali – scrivono – riteniamo poco plausibile la giustificazione di un cambio interno volto a far fare esperienza amministrativa a nuove figure. Non è indispensabile sedere nei banchi del Consiglio comunale per imparare a conoscere la macchina amministrativa: Sesto Calende non può essere trattata come un banco di prova o una palestra politica».
Il giudizio fa riferimento al comunicato ufficiale del sindaco Giordani e alle parole del vicesindaco Circosta, che aveva commentato così la scelta dei suoi compagni di lista: «Ogni percorso amministrativo conosce momenti di cambiamento: sono passaggi naturali e fisiologici, che fanno parte della vita di una maggioranza e del suo percorso di crescita. Questi cambiamenti portano nuove energie, nuove idee e nuove responsabilità, nel solco di un progetto che resta solido e condiviso».
Secondo i gruppi di opposizione, invece, la situazione «dopo un anno e mezzo di amministrazione appare ancora più assurda e preoccupante». Un quadro che, aggiungono, rappresenterebbe «il segno evidente di una maggioranza divisa e confusa, più concentrata sugli equilibri interni che sui reali bisogni della comunità».
Così termina la nota: « I cittadini meritano serietà, competenza e continuità nell’azione di governo, non
improvvisazione e sperimentazioni. Ci auguriamo che, finalmente, serietà e rispetto per le istituzioni inizino a manifestarsi all’interno della maggioranza. Desideriamo infine ringraziare l’assessore Ponti, il presidente del Consiglio Comunale Mercalli e il consigliere Gnodi per il lavoro svolto nell’interesse della città».
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