Alla primaria di Comabbio la scuola è senza zaino

Dall'anno scolastico 2026/27 la classe prima adotterà il modello basato su ospitalità, responsabilità e comunità. Il sindaco Deplano, «Iscrizioni aperte fino a dicembre»

Generico 10 Nov 2025

La scuola “Senza Zaino” arriva anche a Comabbio. A partire dall’anno scolastico 2026/27, la classe prima della primaria Angelo Liborio adotterà il modello ideato per promuovere una scuola di comunità, che punta a crescere bambini più indipendenti e capaci di prendere decisioni con maggiore responsabilità.

Il progetto è stato presentato ai genitori durante l’incontro che si è svolto alla primaria di Comabbio la sera di lunedì 10 novembre. La presentazione del progetto ha dato il via anche alla campagna di raccolta delle iscrizioni per l’anno 2026/27, che resterà aperta fino a dicembre.

Cos’è la scuola “Senza Zaino”

La scuola “Senza Zaino” nasce nel 2002 a Lucca su intuizione del dirigente scolastico Marco Orsi. Attualmente, il modello è attivo all’interno di circa 800 scuole in tutta Italia.

Come il nome lascia intendere, i bambini delle classi che adottano questo modello non hanno bisogno di uno zaino per trasportare ogni giorno libri, quaderni e astuccio. Tutto il necessario per le lezioni è già in aula ed è condiviso tra tutti. Ma questa è solo una piccola parte del progetto. La scuola “Senza Zaino” propone infatti un tipo di insegnamento innovativo basato sui principi di comunità, responsabilità e ospitalità.

La scuola “Senza Zaino” è una scuola che si apre al territorio. «La scuola è un bene di tutti – spiega Adriana Colloca, dirigente dell’istituto Thouar Gonzaga di Milano (che fa parte delle rete “Senza Zaino”) -. Coinvolgere la comunità del proprio paese all’interno della scuola può diventare un’opportunità di crescita collettiva».

Obiettivo del modello è crescere bambini responsabili e capaci di prendere decisioni in autonomia a partire dalle attività in aula, che vengono costruite dagli insegnanti su input degli studenti e in linea con i traguardi ministeriali. «Il docente – sottolinea la dirigente – è una guida che aiuta gli studenti a farsi strada da soli e a “imparare a imparare”».

Attenzione particolare è riservata anche agli spazi e alla cura del materiale scolastico. «Ospitalità – aggiunge Colloca – significa che ogni spazio della scuola deve essere funzionale alla didattica. La condivisione del materiale, inoltre, permette ai bambini di imparare l’importanza di prendersi cura di un bene comune».

Un progetto per rilanciare la scuola di Comabbio

La scuola Angelo Liborio, esce da un periodo difficile legato al basso numero di iscritti (per l’anno scolastico in corso non è stato possibile aprire la classe prima). Attraverso l’adozione del modello “Senza Zaino”, però, la primaria di Comabbio vuole diventare un punto di riferimento per i bambini e le famiglie del territorio.

Il nuovo progetto si affianca a un’offerta formativa già ampia grazie alla collaborazione di diversi collaboratori esterni (è il caso del laboratorio di lingua Inglese a cura di un insegnante madrelingua per un’ora a settimana durante l’intero anno scolastico) e la possibilità di accedere a servizi di pre- e dopo-scuola per i genitori che ne facciano richiesta.

«La scuola “Senza Zaino” – afferma il sindaco di Comabbio Mariolino Deplano è un punto di partenza. Crediamo molto in questo progetto e siamo certi che avrà un ottimo sviluppo. Permetterà di lavorare sulle competenze dei bambini, costruire relazioni e dare agli studenti tutti gli strumenti necessari per imparare a collaborare e a diventare più indipendenti».

Asilo e scuola primaria «Per una comunità piccola ma solidale»

Oltre alla primaria, a Comabbio esiste anche una scuola dell’infanzia statale: due strutture molto piccole, ma da sempre apprezzate dalle famiglie del paese e dei Comuni vicini proprio per quel senso di familiarità e per l’attenzione che riservano ai loro piccoli iscritti.

«Queste scuole – racconta Anna Cutrignelli, mamma di un alunno della primaria di Comabbio – offrono costi più bassi rispetto alle strutture paritarie e permettono ai nostri bambini di crescere all’interno di una comunità piccola ma solidale dall’asilo fino alla primaria».

Come tante altre strutture del territorio, entrambe le scuole di Comabbio devono fare i conti con il calo demografico, ma la speranza dei genitori è che i nuovi progetti riescano a dar loro un nuovo slancio. «Teniamo molto – aggiunge Cutrignelli – al nostro asilo e alla nostra scuola. Speriamo che il modello “Senza Zaino” possa portare altri iscritti alla scuola e aiutare questa bellissima realtà ad andare avanti».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it

 

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Pubblicato il 11 Novembre 2025
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