Chicca Macchi: “Con il ct Capobianco la Nazionale femminile ha avuto un cambio di mentalità cruciale”
L'ex azzurra varesina è stata l'ospite speciale della puntata di "Luci a Masnago". Il rinnovo di Kastritis e l'attesa per il match tra Openjobmetis e Udine gli altri temi dell'episodio disponibile su tutte le piattaforme di podcast
La settima puntata di “Luci a Masnago”, il programma di approfondimento sul basket che va in onda su Radio Materia ogni giovedì (trovate il podcast qui sopra), ha avuto una scaletta diversa dal solito. La trasmissione si è infatti aperta con l’ospite del giorno, Laura “Chicca” Macchi, una delle più grandi campionesse della storia del basket femminile italiano.
Dopo la domanda di rito sul suo rapporto con il palasport di Masnago («Ci giocammo quando avevamo la squadra di A1 a Varese, all’inizio della mia carriera: calcare quel parquet da giocatrice fu una grande emozione»), Chicca ha toccato diversi argomenti che la riguardano. Anzitutto la scelta di vita di continuare a occuparsi di basket da telecronista: «Ero stufa di vedere i miei familiari solo attraverso uno schermo. Non volevo più fare la vita da giramondo ma all’inizio ho avuto dubbi sul diventare telecronista. Mi chiedevo se fossi in grado di farlo, se avessi le capacità verbali per tradurre in cronaca le situazioni di campo. La competenza che mi sono portata dal basket giocato è stata la capacità di gestire gli imprevisti».
Infine la nove volte tricolore ha affrontato due discorsi importanti: lo stato di salute del movimento femminile e l’importanza del tema mentale legato al mondo dello sport. Sulla Nazionale, Macchi ha spiegato che – anche grazie al lavoro del c.t. Andrea Capobianco – la Nazionale femminile è riuscita ad avere un cambiamento di mentalità risultato cruciale per i successi recenti. Non manca il dispiacere perché, spento l’eco dell’argento agli Europei, è mancata la visibilità che invece hanno avuto atlete di altre discipline. Infine il tema mentale: «Non bisogna dimenticarsi che ogni giocatore o giocatrice va incontro a problemi personali e situazioni che, da fuori, non si conoscono e questo non dipende dallo stipendio che prendono».
Salutata Macchi, la discussione si è spostata su quello che era il titolo dell’episodio: “Il nostro grosso, lungo matrimonio greco”, ovvero sul prolungamento di contratto di coach Ioannis Kastritis con la Openjobmetis, che scadrà a giugno 2028. I conduttori in studio ma anche alcuni messaggi degli ascoltatori concordano sull’importanza di una scelta nel segno della programmazione. Infine il focus è stato spostato sulla prossima avversaria della Openjobmetis (Udine, allenata dall’ex biancorosso Adriano Vertemati) e sulle consuete rubriche della “Capsula del tempo”, del compleanno del giorno e della storia curiosa della settimana.
DAL PARQUET – Lunedì scorso è invece uscita la puntata di “Dal parquet”, il podcast pubblicato dopo ogni partita della Openjobmetis con i voti, la sala stampa, i commenti del pubblico e il punto tecnico di Roberto Conti. Trovate l’ottavo episodio (Varese – Cantù) nel box sottostante.
I PODCAST SPORTIVI DI VN – Se poi siete appassionati di altri sport, vi ricordiamo gli altri podcast prodotti da VareseNews. Il più longevo “Alla Balaustra” dedicato a storie e cultura dell’hockey su ghiaccio, ideato da Marco Giannatiempo (lo trovate QUI) e l’ultimo nato, “Figli di un gol minore” curato da Francesco Mazzoleni (QUI la prima puntata con Leonidas Neto Pereira).
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