“Ho messo l’apparecchio a un alano”: le curiose storie del laboratorio Newsmile di Varese
La storia di Newsmile Varese, ventotto dipendenti e clienti in tutta Europa. E quelle incredibili richieste per gli animali da esposizione
Più di trent’anni di professione possono riservare sorprese inaspettate. Luca Mambretti, titolare di Newsmile Varese e docente a contratto presso la facoltà di Odontoiatria dell’Insubria, lo sa bene. Tra le richieste più particolari ricevute nel suo laboratorio odontotecnico spiccano infatti degli apparecchi ortodontici per animali: cani e gatti di razza che dovevano presentarsi alle esposizioni con una dentatura perfetta.
«Nel mondo degli animali da esposizione c’è un business importante – spiega Mambretti nella puntata del 20 novembre di Materia d’Impresa – Chi alleva cani e gatti di razza ha bisogno che gli animali presentino caratteristiche precise per salire di livello nelle competizioni». Il caso più eclatante? I gatti persiani, che per conformazione naturale tendono ad avere il muso schiacciato e spesso hanno denti che per essere perfetti vanno spostati. E qui entrano in gioco gli odontotecnici.
La procedura, peraltro, non è semplice: il dentista deve sedare leggermente l’animale per prendere l’impronta, così che il laboratorio possa costruire l’apparecchio utilizzando le stesse tecniche degli apparecchi ortodontici umani. «Ricordo in particolare un alano, cane di taglia imponente, che ha richiesto un approccio particolare anche solo per la presa dell’impronta».
Il risultato? L’animale conquista quei punti in più fondamentali per l’esposizione e, soprattutto, aumenta il valore commerciale della sua discendenza. Perché se il “master”, come viene chiamato il genitore, ha caratteristiche ereditarie certificate, i cuccioli possono valere cifre considerevolmente più alte.

Il laboratorio varesino, che oggi conta ventotto collaboratori e si è trasferito nella zona dell’ex calzaturificio in viale Belforte, non si occupa però ovviamente solo di casi particolari. La storia di Newsmile, fondata nel 1990, racconta l’evoluzione dell’intera categoria odontotecnica. «Trentacinque anni fa non c’erano computer né cellulari, si lavorava con il telefax – ricorda Mambretti – Oggi con gli scanner intraorali e il digitale spediamo dispositivi in tutta Italia e in Europa».
La rivoluzione digitale degli ultimi dieci anni ha comportato per l’azienda investimenti onerosi in fresatori, stampanti e scanner da laboratorio: ma quello che ha inciso di più è l’investimento in formazione continua. «Il mouse è diventato uno strumento fondamentale, ma serve conoscere l’anatomia dei denti. Se non conosci la materia, il digitale non risolve i problemi» sottolinea l’odontotecnico varesino, che da diciannove anni insegna al quarto anno di Odontoiatria dell’Insubria.
Tra i settori più delicati seguiti dal laboratorio c’è quello dei bambini con disabilità, in collaborazione con la professoressa Tettamanti dell’università. «Costruire apparecchi per bambini che non possono collaborare è molto difficile, ma ora gli scanner intraorali aiutano moltissimo perché non creano fastidio».
Il futuro? Tra intelligenza artificiale emergente e concorrenza dei laboratori asiatici che producono a un decimo del costo italiano, Mambretti per il suo laboratorio guarda avanti puntando sui giovani. Anche perchè «Un’attività artigianale di trentacinque anni come la mia non può chiudere. Il passaggio generazionale sarà così rivolto ai dipendenti, in mancanza di figli interessati a questo passaggio». Una scelta rara per una piccola impresa, ma necessaria in un settore dove il ricambio generazionale resta un problema aperto.
Mambretti, che fino all’anno scorso è stato presidente di CNA Varese prima della fusione con CNA Lario Brianza, continua oggi come vicepresidente della nuova CNA Lombardia Nord-Ovest. E continua a formare i futuri odontoiatri, chiedendo loro ogni anno, ad inizio corso, perché abbiano scelto questa facoltà. «Non mi danno mai una risposta precisa – sorride – Presumo vedano il loro dentista viaggiare con la macchina bella e pènsino che si guadagni tanto. Ma non è più così. Serve passione».
Il prossimo appuntamento con materia d’Impresa è lunedì 24 novembre alle 14.30: protagonista sarà Andrea Livietti, fabbro da tre generazioni in Azzate.
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