Stewart firma per la Openjobmetis: una scommessa per uscire dalle secche
Confermato l'arrivo del play-guardia ex Amburgo: come si "incastrerà" con Iroegbu? L'esordio sul campo di Cremona l'8 dicembre
Da questa mattina – venerdì 28 – Carlos Stewart Jr. è ufficialmente un giocatore della Pallacanestro Varese: la società ha annunciato l’ingaggio del 22enne della Lousiana, praticamente certo da un paio di giorni, che prenderà il posto di Stefan Moody (destinazione ignota: Turchia e Israele possibili approdi) nel panorama dei sei stranieri della Openjobmetis.
Una scelta che appare una scommessa, non per il valore assoluto di Stewart che ha buone cifre e buone referenze soprattutto al college ma per il suo inserimento nello scacchiere biancorosso. Il play-guardia arriva da Amburgo, dove ha giocato più in Eurocup (quindi: livello alto) che in Bundesliga in una squadra però che ha perso tutte le partite disputate fino a ora, e non certo per colpa sua. Quindi i riferimenti Deutsch sono poco probanti di quello che sarà l’impatto di Stewart in Italia.
Dubbi però ce ne sono e ne abbiamo parlato a lungo nella puntata di ieri di “Luci a Masnago”, la nostra trasmissione di approfondimento del giovedì ora disponibile in podcast: lo trovate qui sotto e la discussione su Stewart (che ha 22 anni ed è alto 1,85) inizia al minuto 18.00 circa.
In sostanza, stupisce il fatto che Varese abbia scelto – per bocca principalmente di Kastritis – un giocatore che ha comunque caratteristiche simili a quelle di Iroegbu. Non un play puro, anzi: più un percussore abile a saltare l’uomo che un organizzatore di gioco visto che in carriera ha basse medie alla voce assist. Ma a questa Openjobmetis servirebbe – opinione nostra ma diffusa – più un regista vero in grado di distribuire palloni e dettare i ritmi giusti (comunque si scelgano) visto che anche Librizzi non ha le caratteristiche di play puro, anzi. Resta in sospeso il giudizio sullo Stewart tiratore dall’arco: maluccio in Germania (con tutti gli asterischi del caso), bene in NCAA con percentuali in carriera attorno al 38%.
E anche a livello di esperienza la scelta in parte è spiazzante: con un’Openjobmetis in fondo (o quasi) alla classifica ci si sarebbe aspettato un innesto di maggiore passato (quello che fu Mitrou-Long lo scorso anno) piuttosto che un giovane che ha dalla sua energia ed entusiasmo ma non il bagaglio di piccoli e grandi accorgimenti per stare a galla nelle situazioni di gioco più delicate.
Detto ciò, Stewart (che si trova ancora in Germania e non ha bisogno di viaggi burocratici negli USA) arriverà a Varese a inizio settimana, in tempo per preparare la delicata sfida di lunedì 8 dicembre a Cremona. Un primo test per osservare – ribadiamo – non il giocatore in sé ma il suo ruolo dentro alla Kastritis-Band che deve farsi perdonare le stonature ripetute contro Udine.
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