Cinquanta anni senza Angelo Frattini: un evento di memoria e cultura a Varese
Angelo Frattini è stato interprete del suo tempo, capace di leggere la realtà con sensibilità, rigore e un forte radicamento nel territorio. Il suo dialogo con Varese, con il paesaggio, con la città, continua a parlarci ancora oggi
Si è svolto in Sala Montanari, alla Presenza del Sindaco Davide Galimberti, dell’Assessore alla Cultura Enzo Laforgia, della dirigente del Liceo Angelo Frattini, professoressa Anna Maria Bruno collegata a distanza, dei tanti docenti del Liceo Artistico “Angelo Frattini”, di una rappresentanza di cento studenti ed ex alunni, dei familiari dell’artista e di tanti varesini che hanno voluto condividere questo momento di memoria e di cultura, ci siamo ritrovati per celebrare una ricorrenza importante: i cinquant’anni dalla scomparsa di Angelo Frattini, artista che ha lasciato un’impronta profonda non solo nella storia artistica italiana, ma nell’identità stessa della nostra città.
Questa giornata è nata dal vivo desiderio dei docenti del liceo che porta il suo nome, dall’impegno della professoressa Anna Gamardella che ha organizzato l’evento, un desiderio subito accolto e sostenuto dal Comune di Varese, a testimonianza di una collaborazione preziosa tra scuola e istituzioni nel custodire e valorizzare la nostra memoria culturale.
Angelo Frattini è stato interprete del suo tempo, capace di leggere la realtà con sensibilità, rigore e un forte radicamento nel territorio. Il suo dialogo con Varese, con il paesaggio, con la città, continua a parlarci ancora oggi.
Il liceo che a lui è intitolato porta avanti questa eredità: un’eredità fatta di ricerca, di cura , di libertà creativa. Per gli studenti di ieri e di oggi, Frattini rappresenta un esempio e un invito a coltivare un rapporto autentico con l’arte e con la propria interiorità.
La presenza di tante persone dimostra come la memoria possa essere un’esperienza viva, non un semplice esercizio celebrativo. È attraverso questi giovani, attraverso le generazioni che crescono e si formano, che il patrimonio culturale continua a parlare, a trasformarsi, a generare nuove visioni.

Abbiamo ascoltato l’intervento della Dott.ssa Silvia Vacca, conservatrice del Museo di arte moderna e contemporanea Castello di Masnago e profonda conoscitrice dell’opera di Angelo Frattini, che ci ha guidato in un percorso di approfondimento dedicato alla figura e all’eredità artistica dello scultore.
A seguire, un momento particolarmente significativo: la tavola rotonda dedicata al ricordo umano, familiare, meno istituzionale di Angelo Frattini, un dialogo che ha intrecciato memorie, esperienze dirette e aneddoti, spesso commoventi, legati alla sua figura e al ruolo che ha avuto nella storia culturale della città e del nostro liceo.
Abbiamo avuto l’onore di avere con noi la figlia di Angelo Frattini, Carmelita Frattini, i nipoti in sala, custodi di una storia familiare che ha attraversato generazioni e che oggi si intreccia con quella della scuola e della comunità artistica varesina, il preside storico del Liceo, Alessandro Losoni, che per molti anni ha guidato l’istituto lasciando un’impronta profonda nella sua identità formativa e culturale. A completare il quadro delle testimonianze la storica segretaria del Liceo, Giancarla Colmegna, presenza preziosa e memoria viva di molti momenti significativi della nostra comunità scolastica.
A moderare la tavola rotonda due figure che oggi rappresentano la continuità dell’istituto:il prof. Alberto Bertoni, docente, storico dell’arte e sostenitore dell’iniziativa, e la prof.ssa Chiara Merlotti, professoressa di Lettere e collaboratrice della Dirigente. Al termine sono stati presentati due percorsi virtuali realizzati dagli studenti del liceo, “Itinerarte”, una visita della città di Varese sulle orme delle opere di Angelo Frattini ed un tour virtuale del MuD, il Museo Diffuso che sarà presto inaugurato nella sede del liceo. Un ringraziamento anche alla professoressa Azzarello per la preziosa collaborazione.
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