L’ex sindaco Airoldi chiede il rinvio del Consiglio comunale sull’area ex Isotta Fraschini
Il consigliere di Saronno Civica chiede il rinvio della discussione sull'ex Isotta Fraschini: "Troppe anomalie, nodi irrisolti e il mancato coinvolgimento della città. Rinviare il Consiglio sarebbe una decisione saggia"
Nodi irrisolti, criticità di cui non si conosce la soluzione, mancata condivisione all’interno della stessa maggioranza. Per questi e altri motivi il consigliere di Saronno Civica Augusto Airoldi chiede alla giunta di rinviare il Consiglio comunale in programma questa sera per discutere e approvare l’adozione del piano di rigenerazione dell’area e Isotta Fraschini
«È saggio rinviare il Consiglio comunale sulla Ex Isotta – scrive l’ex sindaco in una nota – Il percorso che ha portato alla convocazione del Consiglio comunale del 22 dicembre presenta molte anomalie: anzitutto una strana fretta nella scelta della tempistica, con una accelerazione voluta chissà per quale motivo, poi l’astensione in conferenza dei capigruppo di una lista di maggioranza, infine il mancato coinvolgimento e la non condivisione di informazioni fondamentali con l’assessore alla Mobilità».
Diversi, secondo Airoldi, i punti di cui si sa troppo poco: «Il progetto presentato, per il poco che se ne sa, lascia aperti tutti i nodi e le criticità che lo accompagnano dall’inizio del suo iter: quanti edifici saranno costruiti, di che tipo e dove saranno posizionati; se ci sarà l’attesa apertura al quartiere Matteotti; quante persone e attività commerciali, artigianali o industriali potranno essere effettivamente insediate con quanti possibili posti di lavoro; se ci sarà e in che termini l’auspicato collegamento tra via Varese, via De Balaguer, via Milano come proposto dal PGTU e che tipo di intersezione ci sarà proprio con la trafficatissima via Milano in prossimità dell’ingresso del cimitero, del silos a parcheggio e dello sbocco del sottopasso. Ancora rimane da chiarire se la città e la stazione perderanno parcheggi; se la proprietà del parco diverrà della città, chi si occuperà della manutenzione e quale sarà la sua reale apertura verso l’esterno; che ne sarà dello scavalco del fascio binari».
«Ci chiediamo se davvero l’Amministrazione Pagani abbia a cuore la rigenerazione della più grande area dismessa della città: non possiamo rischiare che un progetto di riqualificazione potenzialmente molto positivo, crei impatti fortemente negativi sul resto della città e di chi la frequenta. L’inspiegata accelerazione dell’iter di adozione, la mancata comunicazione alla città da parte dell’Amministrazione Pagani e la sconcertante mancanza di condivisione anche all’interno della Giunta lasciano basiti – aggiunge – Ora che il percorso istruttorio è finalmente terminato il poco tempo lasciato a disposizione dei consiglieri per esaminare la documentazione rischia di impedire lo svolgersi di un confronto obiettivo e documentato sul merito e sui contenuti. Soprattutto nega alla città tempi di ascolto, confronto e condivisione, indispensabili per un intervento di queste portata. Suggeriamo alla maggioranza un saggio rinvio. Ne gioverebbe anzitutto il progetto stesso, nell’interesse della città».
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