Novella Ciceroni di Obiettivo Saronno: “Ecco perché ho votato sì al Piano ex Isotta Fraschini”
Novella Ciceroni è stata l'unica dai banchi dell'opposizione a votare sì al Piano ex Isotta Fraschini. Nel suo intervento la consigliera della lista civica ha spiegato perché
Ieri sera l’unico voto a favore dai banchi dell’opposizione al Programma Integrato di Intervento in variante al PGT relativo all’ambito ATUa1, ovvero il piano di rigenerazione urbana dell’area ex Isotta Fraschini, è stato quello di Novella Ciceroni di Obiettivo Saronno. La Lega ha votato no e gli altri consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula al momento del voto.
Nel suo intervento la consigliera della lista civica ha spiegato perché.
«La nostra lista civica nasce nel 2019 con una visione chiara: immaginare per l’area ex Isotta Fraschini una funzione strategica di livello urbano e sovracomunale, a partire dall’insediamento di un’università, molto prima che tale ipotesi venisse formalmente inserita nel progetto dell’attuatore. Un’università capace di portare giovani, competenze e attrattività, probabilmente l’ultima vera occasione per Saronno di tornare protagonista nel contesto territoriale del saronnese. Da allora abbiamo seguito questo progetto con continuità e rigore: inizialmente attraverso il mio ruolo di assessore ai Lavori Pubblici, successivamente con l’impegno dell’allora consigliera delegata all’Isotta Fraschini, Cristiana Dho, e poi dai banchi dell’opposizione, effettuando ripetuti accessi agli atti e un’attenta attività di verifica. Alla luce di questo percorso, dobbiamo riconoscere con onestà che Saronno non ha mai avuto, per un’area dismessa di tali dimensioni, un piano attuativo che interpreti in modo più completo l’interesse pubblico. All’interno del Programma troviamo infatti: un’niversità, percorsi ITS e IFTS, un parco pubblico di oltre 60.000 metri quadrati, un parcheggio pubblico interrato, la drastica riduzione dei parcheggi di superficie e la rigenerazione di spazi dismessi a favore di servizi, luoghi di incontro e socialità. Un’impostazione profondamente diversa da quanto avvenuto in altre aree della città, dove la rigenerazione si è tradotta quasi esclusivamente in supermercati con parcheggi a raso: ex Cemsa, ex Cantoni, ex Parma».
Se qualcuno ieri sera ha pensato che questa valutazione positiva potesse coincidere con un ammorbidimento di Obiettivo Saronno nei confronti dell’attuale maggioranza, le parole di Novella Ciceroni hanno subito chiarito che non è così: «Di questo risultato non può essere riconosciuto alcun merito all’amministrazione comunale. Il percorso di definizione dell’interesse pubblico è stato, di fatto, lasciato interamente nelle mani dell’attuatore. L’amministrazione, a partire dall’ex sindaco Airoldi che oggi manifesta stupore per le modalità di convocazione dell’adozione del Piano, non ha mai assunto una posizione chiara né promosso un reale percorso di partecipazione della città. Si tratta di una responsabilità politica grave, che ricade sull’intera maggioranza di oggi, in larga parte coincidente con quella di allora. Su questo tema, siete venuti meno tutti. Oggi emergono improvvisamente criticità sul parco, sui parcheggi, sulle scelte urbanistiche. Ma queste criticità non nascono oggi: sono il risultato diretto di un vuoto politico e amministrativo protrattosi negli anni. Ed è su questo vuoto che l’amministrazione Pagani è ora chiamata a intervenire, gestendone le conseguenze».
«Penso, ad esempio, all’evidente insufficienza dei parcheggi pubblici a servizio dell’area – ha proseguito la consigliera di Obiettivo Saronno – E pongo una domanda semplice: di chi è la responsabilità? Dell’attuatore, che realizza a proprie spese un parcheggio pubblico interrato del valore di 6 milioni di euro all’interno dell’area? Oppure delle amministrazioni comunali che non hanno mai preteso, pianificato e garantito una dotazione adeguata? E ancora: perché troppo spesso, una volta approvati i piani attuativi, si realizza puntualmente la parte privata mentre quella di interesse pubblico svanisce? Che fine ha fatto il parcheggio previsto nell’area ex Cemsa? Come e con quali risorse sarà compensato? Che fine ha fatto il parcheggio pubblico di via Don Griffanti previsto nel Protocollo d’Intesa con FNM? E che fine hanno fatto tutti gli interventi contenuti in quel Protocollo? Sono semplicemente scomparsi. L’amministrazione Pagani è dunque chiamata a gestire criticità che derivano anche da responsabilità politiche proprie e della maggioranza che la sostiene».
«Per queste ragioni – ha concluso Novella Ciceroni – il voto favorevole di Obiettivo Saronno non è affatto un voto a favore della maggioranza, ma un voto nell’interesse esclusivo della città. È un voto per non lasciare Saronno ferma per altri vent’anni. Saronno non lo merita e non lo vuole».
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