La rabbia di Bossi e il Pgt approvato
Il vicesindaco e assessore all'urbanistica irritatissimo per la scelta dell'opposizione: "comportamento indegno e vergognoso". Soddisfazione invece per il voto definitivo sul Piano
«È un comportamento indegno e vergognoso, non ho parole». Il vicesindaco Massimo Bossi è arrabbiatissimo, dopo lo sgambetto dell’opposizione all’ultima (o penultima) sera di discussione sul Pgt. «Questo è il loro livello», dice abbassandosi fino a sfiorare il suolo con la mano. «Avevamo un accordo preciso, abbiamo dato la massima disponibilità a discutere. Lo hanno violato e l’hanno fatto all’ultimo giorno, senza voler condividere un momento importante per la città».
Aspettava il giorno dell’approvazione, ma non poteva immaginarsi – dice – che si arrivasse fino a questo punto. Per una mezzoretta passa quasi in secondo piano la soddisfazione di aver portato a compimento un Piano di Governo del Territorio difeso fino all’ultimo, approvato a due settimane esatte dalla scadenza ultima e a due mesi dalle elezioni.
Bossi ha rivendicato il fatto che «prima tra le grandi città della provincia», Gallarate abbia varato il Piano, «traguardo positivo che non è solo dell’Amministrazione uscente, ma che è raggiunto a favore di tutta la città». Il vicesindaco e assessore all’urbanistica ha poi ricordato i capisaldi, dalla scommessa su Expo e Malpensa come "motore" di sviluppo nei prossimi anni alla limitazione del consumo di suolo, alla riqualificazione e bonifica degli spazi ex industriali, alcuni dei quali ancora nella primissima periferia cittadina. Sono gli elementi positivi che secondo Bossi l’opposizione non ha colto, concentrandosi invece sulle previsioni di volumetrie e su altri elementi. «Spiace che questa svolta – di giustizia, equità, equilibrio – non sia stata colta da tutti o, meglio, sia stata sottaciuta, da parte di chi ha inteso privilegiare questioni marginale o speciose».
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