Il secondo appuntamento con i Cantieri Civici Varesini è sul Pgt
Il secondo incontro virtuale è in programma per venerdì 19 marzo, alle 21

Dopo la prima serata di venerdì scorso, tornano i Cantieri Civici Varesini con il secondo appuntamento in programma per venerdì 19 marzo, alle 21. I temi saranno Piano di Governo Territoriale (PGT), e delle priorità e dei cambi di rotta che per esso auspica il movimento.
Presenti alcuni ospiti, mentre gli interessati potranno seguire il dibattito e intervenire con domande, idee e contributi in diretta streaming: sulla pagina Fb dei Cantieri Civici Varesini, sulla pagina Fb del Movimento Civico Varese 2.0
e sul canale YouTube del Movimento Civico Varese 2.0.
Sarà anche possibile intervenire dal vivo, facendone richiesta attraverso un commento Facebook ed esplicitando il tema del proprio intervento. Invieremo un link dal quale si accederà alla sala ospiti e quindi alla diretta.
Nell’invito all’incontro, gli organizzatori scrivono:
“Là dove c’era l’erba / ora c’è una città…” Così quarant’anni fa cantava Adriano Celentano, il ragazzo della Via Gluck…
Pochi capoluoghi italiani possono vantare le peculiarità ambientali della nostra città. Questo carattere distintivo deve rappresentare la linea guida per qualsiasi intervento urbanistico. Tutto dovrebbe essere subordinato alla preservazione – meglio ancora all’incremento – di spazi verdi, antropizzati o naturali che siano, tra le aree edificate e edificabili.
Varese ha bisogno di nuove progettualità ambientali e urbanistiche che ne salvaguardino e tramandino le peculiarità. Abbiamo bisogno che la nostra città cresca come in passato, lasciando ampi spazi di verde, naturale o artefatto, tra le costruzioni. Dobbiamo assolutamente salvaguardare le biodiversità che vivono e trovano riparo nei prati, negli incolti e nei giardini.
Per parlare di Piano di Governo del Territorio a Varese, più semplicemente noto come PGT, non possiamo prescindere da questa breve introduzione. Il PGT regola non solo l’ambiente fisico del territorio ma anche la visione di sviluppo sociale, ambientale e culturale della città da parte di chi l’amministra. Di fondo è indirizzato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nel rispetto della storia, nell’incremento della sostenibilità innovativa del lavoro, nella valorizzazione dell’ambiente naturale.
Varese è una città policentrica composta da un nucleo centrale e coronata da castellanze e rioni, tra loro connessi da viali e costellati da giardini. Certamente tra queste “memorie edilizie” troviamo aree con opifici dismessi, edifici fatiscenti e abbandonati che hanno bisogno di “rigenerare” la loro relazione con la città, magari ricucendo quegli strappi del tessuto sociale da troppo tempo elusi e colpevolmente alimentati.
Gli strumenti per interrompere il degrado sono contenuti anche nel PGT, come le Aree di Trasformazione, e devono essere utilizzati con ingegno e lungimiranza. È necessario tornare a rendere Varese attrattiva e capace di accogliere, tra il suo “oro verde”, innovative esperienze imprenditoriali (magari legate a temi ambientali) e non esclusivamente commerciali rivolte alla grande distribuzione di cui, riteniamo, non si abbia bisogno di ulteriori incrementi.
Ciò che serve sono “connessioni”, luoghi di ricostruzione sociale e di promozione culturale. L’architettura della città rappresenta la visione dell’Amministrazione che la governa – che è portatrice e finalizzatrice di determinati interessi – ed è attuata appunto con la pianificazione del territorio. Il PGT ha bisogno di una revisione che caratterizzi l’Amministrazione cittadina realizzando le aspettative di una reale socialità.
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