La nuova strada a Crenna va in consiglio comunale
Nel senso che dopo l’approvazione in commissione lunedì ci sarà il voto definitivo sul progetto. In consiglio anche il rinnovo della contratto di servizio con 3SG- Camelot e l’accordo con Aler per la gestione delle case popolari comunali

Se ne parla ormai da qualche mese: dopo l’ultimo passaggio in commissione, lunedì il progetto della nuova strada a Crenna va in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
La nuova strada è pensata per dare una “uscita” al quartiere di via Indipendenza, la parte più alta di Crenna di Gallarate, verso la Boschina, che attualmente ha un’unica strada di entrata e uscita, piuttosto stretta.
L’attuale strada diventerebbe via di sola entrata, mentre il nuovo peduncolo (meno di cinquanta metri) sarebbe la via di uscita: la soluzione è sostenuta da alcuni residenti e osteggiata da altri e dagli ambientalisti, che chiedono invece di asfaltare e rendere percorribile una brevissima rampa (con uscita verso via Boschina) oggi non pavimentata ma usata da alcuni abitanti della zona.

Anche l’opposizione ha chiesto di valutare la soluzione con uscita verso via Boschina, ma d’altra parte non ha chiuso del tutto la porta al progetto: in commissione i quattro consiglieri che rappresentano le forze d maggioranza hanno votato a favore, i tre dell’opposizione si sono solo astenuti, senza votare contro.
La strada di Crenna è il punto più “caldo” all’esame dell’assemblea civica fissata per lunedì 22 marzo, che si aprirà con le consuete comunicazioni e il question time, due fasi spesso dedicate a notizie recenti e polemiche in corso.
Si proseguirà poi – dopo il voto sul progetto per via Indipendenza a Crenna – con la convenzione tra Comune e Aler per la gestione delle case popolari comunali (come avviene nella maggior parte delle città, solo Milano ha affidato dal 2014 il suo patrimonio a MM).
E infine andrà in approvazione anche il nuovo contratto di servizio tra il Comune e l’azienda 3SG, che assicura servizi socio-sanitari (il più noto è il Camelot, ma ci sono ad esempio anche l’hospice e la comunità minori, la gestione dell’area anziani e la tutela minori) e servizi educativi, per esempio nella gestione di alcuni asili nido.
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