Spaccio nelle valli, raccolte le firme di quasi 450 cittadini
Continua la raccolta firme per sensibilizzare il problema legato alla presenza in alcune zone boschive di pusher e tossici

Sono quasi 450 le firme raccolte da alcuni cittadini infastiditi dal continuo viavai in alcun zone boschive tra Valganna e Valcuvia per la compravendita di droga.
Il fenomeno, di natura quasi “carsica“, compare e scompare di tanto in tanto in alcune zone boschive e isolate, tanto quanto basta però per essere raggiunte senza grande difficoltà da compratori e pusher.
Nessuna zona sfugge a questo fenomeno, che in alcuni casi è arrivato ad interessare zone in quota a sfiorare i mille metri.
In questo caso però sono i boschi di fondovalle ad essere nel mirino degli spacciatori che spesso aiutati da persone del posto – tossici – riescono a muoversi con facilità con piazze di spaccio volanti.
«Così questa mattina abbiamo consegnato alle autorità un esposto con 437 firme a cui presto se ne aggiungeranno altre, per denunciare la situazione lamentata da tantissimi residenti. Hanno in realtà firmato anche molti proprietari di seconde case: in località come Boarezzo hanno firmato quasi tutti, anche i villeggianti stufi della situazione», spiega Matteo Bariani, consigliere comunale di Masciago Primo ed militare professionista in congedo sostenuto anche da Tommaso Sanna, Paolo Sabaini, e Max Durante.
«Buona parte del merito va a chi si è prodigato anche più di me nel raccogliere le firme, con i fogli lasciati in bar ed esercizi commerciali che hanno fatto una gran parte del lavoro e che danno un ulteriore conferma di quanto sia sentito il problema, segno evidente che quello che è stato fatto dalle istituzioni non è servito», conclude il consigliere comunale Bariani.
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