L’Anpi di Varese guarda avanti, Rocco Cordì apre una fase nuova
Il nuovo presidente della sezione di Varese è determinato nel superare le tensioni con il comitato provinciale
Un passo avanti domenica scorsa è stato fatto: la sezione Anpi di Varese ha eletto presidente Rocco Cordì. Il suo compito è traghettare la sezione, storicamente più importante, fuori da una fase caratterizzata da tensioni con il comitato provinciale, presieduto da Ester De Tomasi.
Rocco Cordì è una persona esperta, capace di mediare e con una grande credibilità personale, tre qualità che fanno ben sperare nella possibilità di riportare l’Anpi ad uno spirito unitario. «Sarebbe pura ipocrisia nascondere il fatto che nell’ultimo anno si è aperta una crisi nel rapporto tra Anpi provinciale e sezione di Varese – dice Cordì -. Sulle cause di questa crisi, sulle ragioni e i torti, il dibattito è ancora aperto e non sarà semplice ricondurlo a sintesi unitaria anche perché i contrasti e le incomprensioni insorti, sempre possibili nelle organizzazioni di massa come nei rapporti personali, si sono trascinati troppo a lungo. Credo che tutti siano consapevoli dell’urgenza di guardare oltre».
Nella assemblea di domenica scorsa è emersa dunque con forza la volontà di guardare avanti, di chiudere una fase e aprirne una nuova, ponendo al centro il ruolo dell’Anpi oggi e l’attualità dell’antifascismo. Con questo spirito ho accettato la nomina a presidente della sezione Anpi di Varese.
«Il mio impegno prioritario, già in corso – sottolinea Cordì – è quello di ripristinare un rapporto unitario e costruttivo ad ogni livello. A nessuno può sfuggire la gravità del momento determinata dal protrarsi di una crisi economica e sociale senza precedenti e ulteriormente aggravata dalla pandemia ancora in corso. Crisi che si manifesta anche tra le forze politiche con evidenti ricadute nella capacità delle istituzioni di rispondere tempestivamente e in modo adeguato alla crisi e ai bisogni più urgenti dei cittadini oltre che indicare prospettive di vita più certe e sicure».
«In questo contesto nessuno può sottovalutare il rischio a cui è esposta la nostra democrazia – continua il presidente della sezione di Varese -. L’Anpi, per la sua storia e i suoi valori costituivi, non può che essere in prima fila nel dare un forte e decisivo contributo per contrastare ogni possibile deriva antidemocratica e ogni tentativo, più o meno esplicito (manipolando o riscrivendo la storia a proprio uso e consumo), di sminuire o cancellare il valore dell’antifascismo e dei principi fondanti della nostra Costituzione nata dalla Resistenza».
L’Anpi a novembre sarà impegnata in un un lungo, confronto congressuale, l’occasione per coinvolgere tutti gli iscritti, ma anche forze ed energie esterne. «La sfida che abbiamo davanti è complessa e difficile – conclude Cordì -. Però può essere affrontata e superata con successo promuovendo impegno e partecipazione, rimettendo al centro i valori di libertà, democrazia, giustizia sociale, che sono sempre stati punto di riferimento dell’associazione e dei suoi iscritti».
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A nome del Comitato della sezione Anpi di Induno Olona esprimo gli auguri di proficuo lavoro al neoeletto presidente della sezione ANPI di Varese e al Comitato di sezione nella certezza che daranno il loro contributo ai nostri compiti istituzionali di antifascismo e al lavori del prossimo congresso.