Gigi Farioli incontra Aime e ribadisce l’obiettivo di una Busto Arsizio europea
L’ex sindaco e assessore, adesso candidato, ha dialogato con l’Associazione Imprenditori Europei per approfondire i punti del programma delle sua Forza Busto

Questa mattina Gigi Farioli ha incontrato i vertici provinciali dell’Associazione Imprenditori Europei (AIME), tra cui il presidente Giuseppe Albertini, la sua vice Graziella Roncati e il segretario generale Gianni Lucchina.
Seguendo il fil rouge del costruire «una Busto Arsizio nuova ed europea», l’AIME si dice in «totale ed appassionata adesione al metodo ed alla visione che Farioli ha prospettato, in coerenza con il programma elettorale, dell’Associazione che ha anticipato anche la convinta partecipazione al tavolo permanente per il Patto dello Sviluppo Sostenibile del Territorio». Sul tema Albertini ha anche anticipato «le proposte di AIME su politiche coraggiose che incentivino insediamenti e investimenti produttivi sul territorio, mettendo inoltre a disposizione di Farioli gli studi di Officina 2023 per un PNNR di sviluppo economico del territorio».
«È questo l’obiettivo di Forza Busto – dichiara Farioli – l’idea che unisce i candidati della lista. Il programma si declina su due linee di innovazione e partecipazione: sulla prima, abbiamo pensato ad un progetto con un approccio “triple-bottom-line”, che mette al centro le persone e i servizi a loro dedicati, il pianeta e le politiche locali atte a tutelarlo, e in ultimo i profitti in un’ottica di sostenibilità degli investimenti, di un’attività commerciale ma soprattutto di un’amministrazione. I profitti di un’azienda pubblica si declinano poi come investimenti nel sociale. Per la partecipazione, invece, voglio sottolineare l’importanza di coinvolgere i giovani, di Busto e della cintura di comuni che le sta intorno. Il progetto potrebbe essere sviluppato creando centri di aggregazione giovanile dove i ragazzi possano esprimersi e confrontarsi in ogni ambito culturale e anche professionale, creando un volano d’interesse così che Busto Arsizio possa finalmente diventare un luogo di attrazione e interesse vivo e propositivo».
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