Regio Insubrica: il giorno della resa dei conti
A Ponte Tresa l'assemblea generale. Tante le questioni aperte: dal segretario generale alle dichiarazioni di Umberto Bossi
Si avvicina uno dei giorni più importanti per le sorti della Regio Insubrica. Domani infatti a Ponte Tresa si riunirà l’assemblea generale dell’organizzazione che unisce il Canton Ticino e le province italiane di confine.
Il clima non è dei migliori: sul tavolo ci sono infatti diverse questioni calde da risolvere. Come ad esempio le richieste di sostituzione del segretario generale Roberto Forte.
Ci sono inoltre le perplessità dei ticinesi, tra cui quelle del sindaco di Lugano Giudici e del leader della Lega dei Ticinesi Bignasca (foto a sinistra) sull’utilità della Regio che hanno chiesto, dopo quindici anni, lo scioglimento dell’ente e che sono sfociate nei giorni scorsi in una dichiarazione ufficiale del Consiglio di stato che ha smentito le voci ma non escluso la possibile uscita da parte del Cantone dell’organizzazione.
Poi i rancori dei mesi scorsi alimentati dall’introduzione da parte del governo dello scudo fiscale e infine le ultime dichiarazioni di Umberto Bossi dal palco di Pontida.
Il Senatur nel suo discorso ha fatto un espresso riferimento ai rapporti con il Canton Ticino per poi tuonare contro «quegli squallidi personaggi che fanno un giornale, hanno un’associazione culturale. In realtà cercano continuamente di entrare nella Lega e di infangare la Lega. Ma come prima dici che ho tradito e poi chiedi posti nella Lega?». A chi fosse rivolto il richiamo lo ha confermato il deputato del Carroccio Marco Reguzzoni (foto in basso): «Bossi si riferisce a Terra Insubre con un discorso chiaro. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ora dobbiamo cambiare rotta – ha dichiarato l’onorevole bustocco – e tutti i dirigenti devono adeguarsi. È inaccettabile scoprire che ci sono persone che vogliono sfruttare il nome della Lega per loro interessi. Le reazioni in Canton Ticino testimoniano la gravità della situazione».
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Giangiacomo Longoni in una lettera inviata al segretario provinciale in cui tra l’altro afferma: "Alla Lega Nord non servono associazioni che perseguono la caccia ai posti di potere. Il nostro movimento e’ nato per cambiare il sistema".Intanto sulle parole di Bossi si sono scatenati i commenti e le previsioni, anche da parte della stampa ticinese. Alla luce di tutto ciò l’assemblea di domani sarà decisiva. La "comunità di lavoro" si riunirà domani, venerdì 25 giugno, alle 10, nella sala multiuso del comune di Ponte Tresa.
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