Il FAI celebra Giuseppe Panza a cento anni dalla sua nascita, nella villa di Biumo una nuova opera

Si tratta dell’installazione dell’artista americano Jene Highstein (1942-2013), "Twelve Part Vertical Pipe Piece". È l’omaggio scelto dal FAI per questa simbolica ricorrenza

opera Twelve Part Vertical Pipe Piece

Il 23 marzo 2023, a cento anni esatti dalla nascita di Giuseppe Panza di Biumo, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano rende omaggio al grande collezionista con l’allestimento di una nuova opera nel parco di Villa Panza, Varese: l’installazione dell’artista americano Jene Highstein (1942-2013), Twelve Part Vertical Pipe Piece.

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La nuova opera a Villa Panza 4 di 13

L’opera era stata finora realizzata un’unica volta, nel 1973 all’Università del Rhode Island. Giuseppe Panza di Biumo ne acquisì in seguito il progetto ma non ebbe mai occasione di realizzarlo.

Farlo oggi è l’omaggio scelto dal FAI per questa simbolica ricorrenza, a dimostrazione della volontà di onorare il suo lascito non solo conservando e aprendo al pubblico la villa, che è stata la sua casa, con la collezione che contiene, ma anche proseguendo la sua opera, valorizzando le sue lungimiranti scelte collezionistiche e dando un futuro alla sua visione di questo luogo speciale.

La scelta del FAI si fonda inoltre sul desiderio di mettere in luce la concezione aperta e dinamica che Giuseppe Panza ebbe del collezionismo, inteso come esercizio critico sul campo e come sostegno diretto e concreto, oltre che spirituale e intellettuale, alla creatività degli artisti; concezione che lo portò a raccogliere non solo opere fisiche, ma anche progetti e studi.

L’esempio di Panza

villa panza centenario panza

«Villa Panza è un luogo nel quale quando si entra è come entrare in un’altra dimensione – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione Marco Magnifico, presidente del FAI -. Giuseppe Panza ha creato una collezione per aiutarci ad entrare nella dimensione dello spirito: questo posto è un servizio civile, morale e culturale, è un approdo per ognuno di noi alle turbolenze della vita».

@varesenews Villa Panza a Varese, un approdo di arte e bellezza dalle turbolenze dello spirito #arte #artistsoftiktok #villapanza @FAI – Fondo Ambiente Italiano ♬ A song with a moist and calm atmosphere(1013287) – inakome

«Questo è un compleanno particolare – ha spiegato il sindaco di Varese Davide Galimberti -, è un evento importante per il mondo artistico ma anche per l’intera città che ha avuto un progressivo avvicinamento a Villa Panza. Varese è vicina a tutte le iniziative che si realizzano qui. Il più prezioso dono che ha fatto Giuseppe Panza è l’effetto di contaminazione che ha prodotto con la città».

Durante la presentazione c’è stato anche uno dei primissimi interventi pubblici della neo assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso: «Giuseppe Panza uomo con visione, amore per la cultura e con una grande umanità e ci ha donato un luogo come questo che è un fiore all’occhiello per questa provincia. Sulla scorta di questo esempio vorrei che lavorassimo tutti insieme per una cultura accessibile e inclusiva, che non guarda solo alle città ma anche alle periferie. Una cultura che aiuti a costruire le identità delle nostre comunità. Per riuscirci dobbiamo essere tutti noi i primi ambassador e fare rete e squadra tutti insieme».

La nuova opera installata

Si chiama “Twelve Part Vertical Pipe Piece“. L’opera è composta da dodici elementi cilindrici d’acciaio alti oltre cinque metri che, disposti verticalmente in sequenza, formano una linea retta divisa in due parti. Questa linea consente un’indagine dello spazio circostante e crea un ritmo che l’osservatore percepisce spontaneamente come un’unica massa, articolata in un equilibrio di pieni e vuoti. E fu proprio l’idea della percezione della massa a entusiasmare Giuseppe Panza di Biumo, che nel 2006 dichiarò, in proposito: «È un salto nel passato, in un passato remoto e inconoscibile e onnipotente. Nessuna cosa può esistere se non ha una massa, per piccola che sia… La massa è la presenza di ogni cosa. Solo la coscienza di esistere, la volontà, il pensiero, la bellezza non hanno massa, ma hanno bisogno della massa per manifestare la loro presenza».

Dal 23 marzo 2023 questo nuovo lavoro arricchisce la collezione permanente di Villa Panza, e consente di approfondire la ricerca di Highstein, già rappresentato a Biumo nell’ala dei rustici con l’opera Single Pipe Piece (1974). Single Pipe Piece consiste in un elemento cilindrico in acciaio che attraversa tutta la lunghezza della stanza. L’opera, accolta in un ambiente storico ma neutrale, con pareti bianche e pavimento di pietra grigia, e posizionata a un’altezza che sovrasta di poco lo spettatore, è un’unica linea orizzontale, priva di giunte o sostegni, che, senza soluzione di continuità, sembra scaturire dall’esterno per poi scomparire nel muro, proiettando lo sguardo del visitatore oltre i confini dell’architettura stessa.
Twelve Part Vertical Pipe Piece, invece, sarà allestita nel terzo settore del parco della Villa, in un angolo intimo e raccolto che, con discrezione, percorrendo il giardino, svela gradualmente l’imponente installazione all’occhio del visitatore.

L’artista Jene Highstein

Jene Highstein, artista eclettico e grande sperimentatore, nasce il 16 giugno 1942 a Baltimora. Nel 1963 consegue un Bachelor of Arts all’Università del Maryland, a cui segue, nel 1965, un Master’s Degree all’Università di Chicago. Nel 1966 entra in diretto contatto con un ambiente artistico anti-accademico orientato a una continua sperimentazione. Parallelamente studia disegno alla New York Studio School. Nel 1967 si trasferisce a Londra, dove nel 1968, alla Lisson Gallery, ha luogo la sua prima mostra personale. Due anni dopo torna a New York, e inizia ad allestire i suoi lavori al 112 Greene Street. Qui, si impone nella scena culturale anti-establishment che ha segnato un decennio cruciale, contraddistinto da rivoluzioni artistiche e grande libertà, grazie a cui emergono nuove forme e pratiche espressive.
Dalla metà degli anni Settanta espone alla Holly Solomon Gallery a New York, a Milano alla Galleria Salvatore Ala e successivamente alla Ace Gallery di Los Angeles, alla Texas Gallery di Houston e alla Danese di New York. Riceve molti riconoscimenti prestigiosi, tra cui un John Simon Guggenheim Award e un St. Gaudens Memorial Prize. Tra le sue numerose esposizioni si ricorda il progetto alla University Art Museum di Berkeley (1980), a The Mattress Factory di Pittsburg (1986), alla Phillips Collection di Washington (1991), al Guggenheim Museum di Bilbao (2000), al MoMA PS1 di New York (2003), alla Biennale di Venezia (2003) e al Guggenheim Museum di New York (2004).
Muore a Salem nel 2013.

Villa Panza specchio di Giuseppe Panza

Villa Panza – non un museo d’arte contemporanea, ma la casa del collezionista e della sua famiglia – riflette e testimonia in modo inequivocabile la sua sensibilità e la sua cultura, e il percorso della sua ricerca, che attraversa almeno tre generazioni di artisti, dagli anni ’50 del Novecento fino al 2010. La collezione qui custodita e il suo allestimento, da Panza concepito fin nei minimi dettagli – sofisticato, attento alla relazione tra architettura, natura, arredo e opere d’arte, molte delle quali site-specific – sono un’opera in sé: quella del collezionista, di cui la Villa offre al pubblico l’esperienza unica, e che grazie a questa nuova esposizione sarà ancor più godibile e illuminante.

La collezione di Villa Panza si è ulteriormente arricchita l’anno scorso, grazie al generoso gesto della moglie Rosa Giovanna Panza, che ha sempre condiviso con il marito la passione per il collezionismo e per l’arte contemporanea, e dei loro figli. La famiglia Panza, con senso di responsabilità e grande lungimiranza, ha infatti donato al FAI 108 nuove opere della storica collezione. Tra queste, Twelve Part Vertical Pipe Piece che venne acquistata da Giuseppe Panza di Biumo nel 1987.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2023
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Commenti

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  1. MIMMO
    Scritto da MIMMO

    Un’opera faraonica , indiscutibilmente geniale !

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