Ladri alle macchinette del caffè: ancora scuole prese di mira a Gavirate e Comerio
Dopo le scorrerie del weekend pasquale in tre istituti di Varese città ladri di nuovo in azione. “Danni per 6 mila euro”. Preoccupa la servilità degli episodi

Furti con effrazione nelle scuole del Varesotto: sta diventando un comportamento seriale, probabilmente messo a segno dalla stessa mano che non si ferma e che addirittura si sposta nella provincia in maniera sistematica: questa mattina, lunedì, a trovare la sorpresa sono stati gli studenti dell’Isis Edith Stein di Gavirate e delle medie di Comerio.
In questo caso, come avvenuto nei giorni scorsi (il weekend di Pasqua, ma in precedenza in numerose altre occasioni soprattutto di Varese) lo schema dei ladri in azione è sempre lo stesso: la scelta del punto dove entrare in azione, l’uso di materiale da scasso per fare irruzione negli istituti, spesso in punti privi di telecamere, e lo scasso vero e proprio con levrini e oggetti di ferramenta per aprire le macchine erogatrici del caffè.
Il danno supera notevolmente l’oggetto del furto, vale a dire le monetine. All’interno delle macchinette vengono di solito trovati spiccioli, ma per raggiungere il pur magro bottino i ladri non si fanno problemi ad aprire, scardinandolo, il sistema di raccolta delle monete, per arrivare al “cuore“ della macchinetta. Risultato: 6 mila euro di danni, che si vanno a sommare agli altrettanti della scorsa settimana. Anche i questo caso è stata fatta denuncia ai carabinieri.
Le considerazioni di fondo restano sempre le stesse, e sono fondamentalmente due: un operatore di primaria importanza nel panorama varesino (fornisce scuole, edifici pubblici e aziende private) pesantemente colpito sul piano economico e poi, forse questione ancora più grave, il tema della sicurezza degli istituti della provincia di Varese a quanto pare esposti a intrusioni con sistemi violenti, a prima vista inarrestabili; poche telecamere, pochi sistemi di antifurto che permettono ai malviventi di lavorare indisturbati e abbandonare le scuole lasciandosi dietro le spalle una notevole scia di danni che comincia a preoccupare.
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