Il consiglio comunale di Busto Arsizio approva il consuntivo, il Pd incalza su illuminazione pubblica e Agesp
L'assessore al Bilancio ha ricordato i problemi causati dall'esplosione della bolletta energetica ma l'opposizione non ha mancato di ricordare i dossier aperti. Unanimità sull'adesione alla Comunità Energetica Rinnovabile
«Abbiamo fatto sacrifici e ci siamo presi dei bei raffreddori per rispettare il piano di risparmio energetico in Comune ma possiamo dire che ha funzionato grazie all’impegno dell’assessore al Personale Mario Cislaghi». «Nessuno dice che non abbiate fatto nulla ma potevate fare molto di più».
Le parole di Maurizio Artusa, assessore al Bilancio, cozzano con quelle di Maurizio Maggioni, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale. L’oggetto del contendere è il consuntivo del bilancio 2022, presentato ieri sera, giovedì, in consiglio comunale.
Il 2022, l’anno della crisi energetica
L’assessore ex-Pd, prima di presentare un freddo elenco di numeri, ci ha tenuto a sottolineare che il 2022 è stato l’anno della crisi energetica: «Le spese per l’energia aumentate per tutti i Comuni. Grazie al piano di contenimento dell’energia, con il quale abbiamo fatto sacrifici anche noi siamo riusciti a limitare l’esponenziale aumento della bolletta energetica. 2,6 milioni sono arrivati dallo Stato ma il disavanzo è stato di 3,6 milioni».
Il 2022 in numeri racconta di un avanzo di gestione di 22 milioni, 15 nella spesa corrente e 7,5 in conto capitale dei quali 5 milioni fanno parte del fondo crediti di dubbia esigibilità. L’assessore al Bilancio segnala 3,1 milioni di avanzo per i servizi sociali ma la collega ai Servizi Sociali, Paola Reguzzoni, specifica: «Quel saldo in avanzo è solo nominale perchè i soldi arrivano a fine anno e risultano spesi l’anno dopo. Li spendiamo tutti e ne servirebbero anche di più per far fronte a tutto».
Artusa di sofferma sulle performance delle entrate, passate da 76 milioni (2021) a 83 milioni (2022). Le entrate dalla Tari ammontano a 15,4 milioni mentre dal gettito dell’aliquota Irpef sono arrivati 10 milioni. Buono il dato sul recupero dell’evasione fiscale con 2,5 milioni di euro recuperati. Ultima nota, negativa questa volta, è la crescita dei debiti fuori bilancio passati da 13 a 22 milioni di euro.
L’opposizione pungola
Il controcanto dell’opposizione non tarda a manifestarsi con Maggioni (Pd) che ricorda come «il 2022 sia stato anche l’anno dei ritardi sui lavori per l’impianto di illuminazione pubblica che ha ancora problemi e per il quale, forse, il comune dovrebbe fare una verifica dei lavori fatti. L’anno delle case della salute rimandate a data da destinarsi, l’ennesimo anno interlocutorio per l’ospedale nuovo in cui siamo bloccati in attesa che qualcuno in Regione decida al posto nostro per un’opera che sarà sul nostro territorio. Il 2022 è stato anche l’anno in cui ancora non si sa cosa succederà dei vecchi ospedali».
La situazione di Agesp
Il consigliere delegato alle partecipate Roberto Ghidotti, ha invece relazionato brevemente sulla galassia Agesp: «Il 2021 è stato un anno negativo per il gruppo Agesp ma il 2022 ha visto un recupero di redditività di tutte le società tranne Attività Strumentali che è comunque al centro di una riorganizzazione. Va detto che il gruppo sta in piedi grazie ad un buon patrimonio di mezzi e siti e ad un indebitamento basso».
Anche qui Maggioni non fa mancare la voce del Pd: «Vorremmo anche sapere, lo abbiamo chiesto più volte, quali saranno gli impegni di Agesp per finanziare il piano industriale di Neutalia. Abbiamo chiuso il 2022 senza ancora sapere quanti soldi bisogna tirar fuori».
Il consigliere di Busto al Centro Castiglioni ha ricordato, invece, che di Pnrr bisognerebbe parlarne di più, magari facendo un punto della situazione dei vari progetti, così come dei debiti causati dalla vicenda derivati».
Sì alle comunità energetiche rinnovabili
In seguito all’approvazione del bilancio consuntivo è stata discussa e approvata anche l’adesione alla Manifestazione d’Interesse di Regione Lombardia alle CER (Comunità energetiche rinnovabili). L’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani, che nelle scorse settimane aveva lanciato insieme al consigliere Tallarida, la campagna di adesione tra i privati ha annunciato che il termine di adesione alla manifestazione di interesse è stato spostato al 31 maggio. Inoltre ha spiegato come intende partecipare annunciando l’ipotesi di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di 7 edifici pubblici per 640 kw di potenza: «Si tratta di un investimento da circa 1 milione di euro». L’adesione è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale e ha trovato terreno fertile tra alcuni importanti player del territorio come Malpensafiere e una serie di aziende della zona che fa riferimento alla cabina di trasformazione della zona nord-est della città.
Il logo del Pums
Ad inizio seduta, inoltre, l’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo ha annunciato i vincitori del concorso di grafica indetto per dotare il Piano urbano della mobilità sostenibile di un logo, riservato alle scuole superiori. A vincere è stato il progetto presentato da Arianna Giardiello, Emma Grisetti e Riccardo Levantino del liceo Candiani.
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