La radiologia dell’ospedale di Tradate messa a soqquadro da uno sconosciuto. I tecnici: “Abbiamo paura a lavorare”
Antonio Negro responsabile UIL FPL nell’Asst Sette Laghi lancia l'allarme per la sicurezza degli operatori soprattutto nel turno di notte. La richiesta è quella di avere porte che assicurino la sicurezza della radiologia

Chiedono risposte tecnici e personale della radiologia dell’ospedale di Tradate dove giovedì scorso uno sconosciuto tossicodipendente è entrato mettendo a tutto soqquadro in cerca di qualcosa da rubare. « Quando è arrivata l’addetta alle pulizie se lo è trovata davanti e lo ha fatto scappare ma a terra era uno scempio con verti rotti, sangue, siringhe, aghi e i carrelli sottosopra». A farsi portavoce del disagio dei lavoratori è Antonio Negro, responsabile UIL nell’Asst Sette Laghi che ha raccolto le lamentele del personale: « Si tratta di giovani e spesso donne che hanno paura a lavorare, soprattutto di notte, in questa struttura collocata in un padiglione dove non c’è nessun altro e con porte che si aprono facilmente».
Anteprima (si apre in una nuova scheda)Il fatto risale a giovedì scorso quando l’uomo, secondo la ricostruzione fornita, dopo aver accompagnato la madre in PS nell’attesa della visita è andato nella radiologia in cerca di siringhe e aghi. Ha quindi rovistato bei carrelli, tra le sacche di fisiologica. All’arrivo dell’addetta alle pulizie i locali erano devastati. Subito dopo sono arrivati due tecnici, due giovani donne, che hanno dato l’allarme. I carabinieri hanno fatto tutti i rilievi necessari, poi i locali sono stati sistemati: « Le attività sono riprese quindi alle 10.00 con grave danno anche per gli utenti che aspettavano » commenta Negro.
« Abbiamo fatto la segnalazione all’azienda e chiesto con urgenza interventi per mettere in sicurezza la radiologia e i suoi operatori – prosegue il sindacalista – Ad oggi, però, non abbiamo ancora risposte certe. Nella riunione che si è svolta nel pomeriggio di venerdì, è stato assicurato un servizio di vigilanza della guardia giurata durante il tragitto per le reperibilità lungo i tunnel di collegamento. La misura, pur positiva, non è però sufficiente. Già nel settembre scorso avevamo fatto richiesta di interventi decisivi per sistemare questo servizio che è stato spostato lontano dal PS per permettere i lavori di ristrutturazione. Ci sono le telecamere ma non sono funzionanti e non abbiamo compreso il motivo. Non abbiamo certezze su come stia procedendo quella nostra richiesta. Io sono preoccupato per i dipendenti perchè non posso lavorare i condizioni così precarie. Già il personale è poco, se, aggiungiamo ulteriori problemi alla loro attività, rischiamo di perderli e di non poter più assicurare il servizio».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.