Trenord, sciopero il 30 novembre e 1 dicembre dopo l’incidente in Calabria
La mobilitazione scatterà alle 9.01 di giovedì e si concluderà alle 21 di venerdì. I lavoratori protestano dopo l'incidente avvenuto sulla linea ferroviaria Taranto-Sibari-Catanzaro
Il trasporto ferroviario si ferma giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre.
I sindacati hanno infatti indetto uno sciopero nazionale “A causa dei gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità dei lavoratori, in relazione all’incidente ferroviario avvenuto martedì 28 novembre sulla linea ferroviaria Taranto-Sibari-Catanzaro”. Si tratta di un incidente ferroviario avvenuto martedì sera, intorno alle 18,30, in località Thurio, nel comune di Corigliano-Rossano (Cosenza). Un treno di pendolari, con una decina di passeggeri a bordo, ha investito un camion che si trovava sui binari. Due i morti: la capotreno, Maria Pansini, 60 anni di Catanzaro Lido e l’autista del camion, deceduto nell’impatto, un 24enne di origini marocchine, Said Hannanaoi.
L’agitazione scatterà alle ore 09:01 di giovedì 30 novembre e si concluderà alle ore 21:00 di venerdì 1° dicembre.
Pertanto, il Servizio Regionale, Suburbano, la Lunga Percorrenza di Trenord e il Servizio Aeroportuale, potranno subire variazioni e cancellazioni. I treni con partenza programmata prima delle 9.00 e con arrivo previsto entro le 10.00 saranno effettuati. Saranno in vigore le consuete fasce orarie di garanzia, dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00, durante le quali viaggeranno i treni compresi nella lista dei “Servizi Minimi Garantiti”
“Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.trenord.it e seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in “real-time” tramite la nostra App -spiega l’azienda-. Potranno verificarsi ripercussioni immediatamente dopo la conclusione dello sciopero; pertanto, vi invitiamo a prestare attenzione sia gli annunci sonori trasmessi nelle stazioni, che alle informazioni in scorrimento sui monitor”.
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TreNord gestisce anche la linea Taranto-Sibari-Catanzaro ?
In Italia si può scioperare per qualsiasi cosa. In teoria anche per un rigore negato in una partita di calcio.
Sarebbe ora di ricordarci della Costituzione della Repubblica che recita:
Art. 40.
Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle
leggi che lo regolano.