Rapina al discount di Cadegliano Viconago, chiesti sei anni di pena per i tre imputati
Processo agli sgoccioli per i colpi al "D+": la difesa ha chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove. La sentenza attesa per il prossimo 9 aprile

È arrivato agli sgoccioli il processo per le rapine di Cadegliano Viconago per le quali sono imputati tre giovani che devono rispondere del reato di rapina aggravata di fronte al collegio di Varese. Il Pubblico Ministero Valeria Anna Zini ha pronunciato oggi nelle sue conclusioni le richieste di pena: sei anni di carcere e 2000 euro di multa per tutti e tre gli imputati.
Imputati ma solo per una delle due rapine che nel corso dei 2020 (in due diverse occasioni, a febbraio e giugno) sono state effettuate ai danni del discount “D+” di Cadegliano Viconago.
In aula nel corso del processo sono stati sentiti i testimoni: dal personale del supermercato, alle forze dell’ordine che hanno eseguito le indagini, oltre ai parenti di alcuni degli imputati. Tra le deposizioni anche quelle di due delle tre persone alla sbarra. Il processo è stato aggiornato al prossimo 9 aprile, quando verrà letto il dispositivo della sentenza dopo eventuali repliche.
Le difese hanno invocato l’insufficienza di prove legate alla ricostruzione dei fatti e quindi all’elemento soggettivo che costituisce il comportamento dei tre, sospettati delle rapine a mano armata: la richiesta degli avvocati è stata dunque quella di una assoluzione.
I due colpi ai tempi misero in forte agitazione l’intera zona di confine. Dal canto loro gli imputati, sentiti in aula durante l’esame, avevano in maniera molto decisa affermato di essere estranei ai fatti. La sentenza nella prossima udienza.
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