C’è un Faro in largo Flaiano a Varese: è quello della fondazione Ascoli
Vicino a entrambi gli ospedali di Varese, il Faro accoglierà le famiglie delle persone ricoverate, ma anche specializzandi e ricercatori che se ne prendono cura e altre realtà sociali di terzo settore. Cantiere chiuso entro l'estate
C’è una luce in fondo all’autostrada per chi arriva a Varese dalla A8. E’ il Faro di Fondazione Giacomo Ascoli, che ha iniziato a illuminare l’ingresso a Varese per chi arriva proprio dall’autostrada.
In queste ultime settimane infatti, mentre alla base dell’edificio un tempo degradato veniva collaudata la nuova rotonda di Largo Flaiano, all’ultimo piano è stato posato il nuovo tetto che chiude la struttura in carpenteria metallica, cornice delle grandi pareti vetrate all’ultimo piano: queste daranno all’edificio l’aspetto proprio di un Faro.
Vicino a entrambi gli ospedali di Varese, il Faro accoglierà le famiglie delle persone ricoverate, ma anche specializzandi e ricercatori che se ne prendono cura e altre realtà sociali di terzo settore che, come Fondazione Giacomo Ascoli, promotrice dell’iniziativa, sostengono le strutture sanitarie della città, i pazienti e i loro familiari durante le cure.
«La Fondazione Giacomo Ascoli è nata con lo scopo di portare sul territorio le migliori cure e il maggiore sostegno possibile ai bambini con patologie oncoematologiche e alle loro famiglie, perché i percorsi di cura, già difficili, non siano ulteriormente gravati da faticose trasferte in ospedali lontani – spiega Marco Ascoli, presidente della Fondazione – Le tre nuove Camere protette, progettate e cofinanziate dalla Fondazione e in fase di ultimazione al quinto piano dell’Ospedale Del Ponte, permetteranno anche ai pazienti immunodepressi di essere ricoverati a Varese, anche per degenze lunghe, mentre i loro familiari potranno essere accolti negli appartamenti del Faro, completamente arredati».
Entrambi i cantieri – quello delle camere protette al Del Ponte e quello della struttura d’accoglienza del Faro – dovrebbero essere terminati entro l’estate del 2024 (Come del resto il cantiere di largo Flaiano, ndr), dando ai bambini con patologie oncoematologiche nuove possibilità di seguire cure e terapie vicino casa ed alle loro famiglie la possibilità di stare unite durante i ricoveri.
Dopo la posa delle vetrate del Faro, nei prossimi mesi si lavorerà alle ultime finiture in facciata e all’interno della struttura, per separare gli ambienti in cui sarà ricavata un’area destinata alle altre associazioni, spazi comuni di servizio e appartamenti destinati ad accogliere chi si prende cura dei pazienti varesini di Varese: medici, specializzandi e ricercatori dell’Università dell’Insubria e soprattutto le famiglie dei piccoli pazienti. «Perché avere la famiglia unita e vicina nel percorso di cura significa salire il primo gradino verso la guarigione» conclude Ascoli.
Il Faro è finanziato da moltissime donazioni e in parte da Fondazione Cariplo.
Aggiornamenti e maggiori informazioni sul progetto del Faro a questo link: https://ilfaro.fondazionegiacomoascoli.it/
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