«Un no durissimo al “corteo contro la presenza di immigrati a Saronno”»
Intervento del candidato sindaco del Partito Democratico, Luciano Porro, contro l’iniziativa proposta da Forza Nuova e Giovine Italia
Un durissimo no contro l’abietta decisione di organizzare manifestazioni per sabato 28 febbraio e per l’8 marzo, nella nostra città, da parte di individui appartenenti a pseudo forze politiche estranee alla nostra comunità e alle regole stesse della democrazia.
Non possiamo accettare che la nostra città passi alla storia per quella più insicura del nord Italia, Saronno vuole essere una città viva e libera, non una città blindata e impaurita da quattro benpensanti che hanno deciso di farsi la campagna elettorale a casa nostra, “testando la situazione di reale pericolo sociale presente nei pressi di piazza Cadorna a Saronno… sguardi morbosi che possono dare fastidio,…vere e proprie angherie verso le giovani saronnesi sfociati in violenze sessuali da parte di extracomunitari”.
Esprimiamo pertanto la nostra indignazione verso tali manifestazioni “contro la presenza di immigrati a Saronno”, presenza associata senza alcun discernimento alla violenza sessuale, allo scopo evidente di fomentare l’odio razziale. Sia chiaro: anche noi siamo “contro la violenza sessuale”, contro ogni violenza, ma non condividiamo assolutamente nel merito e nel metodo tali manifestazioni.
L’esigenza legittima di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza non ha nulla a che vedere con delle trovate dal sapore provocatorio che non fanno che aggravare un clima già pesante, che vede gli immigrati e i saronnesi più vulnerabili che mai e tende ad esasperare le contrapposizioni, invece di favorire l’integrazione. Dopo gli articoli del Capitano dei Carabinieri e anche del Sindaco di Saronno sulla situazione della sicurezza reale (quasi totalmente garantita dai fatti e dalle statistiche) e sulla sicurezza percepita che trascura psicologicamente i dati della sicurezza reale per muoversi su binari immaginari, non possiamo permettere che Saronno diventi teatro di simili manifestazioni, oltretutto promosse da forze con un’evidente connotazione xenofoba e da personaggi associati in passato a reati gravissimi quali banda armata e associazione sovversiva.
I politici seri devono intervenire per evitare questo approccio, che non fa altro che aumentare il senso di paura e di insicurezza. Un popolo, una Città e uno Stato che si riconoscono nei valori della costituzione repubblicana non possono rinunciare ad avvicinare l’immigrato, regolare o clandestino, innanzitutto come una persona, con diritti e doveri, in caso contrario stiamo scivolando a grandi passi verso la barbarie.
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