Piantato a Travedona Monate l’albero del Kaki di Nagasaki, simbolo di pace e rinascita
L’Associazione I Care e le scuole del territorio aderiscono al progetto internazionale Kaki Tree Europe. La cerimonia si è svolta venerdì 23 maggio e ha coinvolto studenti e istituzioni
Venerdì 23 maggio, a Travedona Monate, è stata messa a dimora una pianta di kaki molto speciale, discendente dal celebre albero sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaki. La cerimonia è stata organizzata dall’associazione I Care Aps in collaborazione con il Comune, l’Istituto Comprensivo G. Leva, l’Asilo G&G Leva, l’associazione Il Soffione Aps e la Comunità pastorale San Martino, nell’ambito del progetto internazionale “Revive Time-Kaki Tree Project”.
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La piantina, battezzata “Hop Hop Hope”, porta con sé un messaggio universale di speranza e rinascita. Il suo nome evoca fiducia in un futuro migliore. L’iniziativa si inserisce nel progetto Kaki Tree Europe, promosso in Italia grazie all’associazione Nagasaki Brescia Kaki Tree for Europe Ets, che da oltre venticinque anni diffonde i valori della pace e della memoria attraverso la cura degli alberi e l’espressione artistica.

Un evento che abbraccia l’intera comunità
Alla cerimonia erano presenti numerose autorità e rappresentanti delle istituzioni locali: il sindaco di Travedona Monate Angelo Fiombo, la dirigente scolastica Ilva Cocchetti, il presidente del Kaki Tree Europe Francesco Foletti, il parroco don Luigino Aldereghi e la presidente dell’associazione Il Soffione Daniela Aver. Studenti e studentesse di tutte le età hanno partecipato con entusiasmo, presentando canti, danze, poesie, letture e opere artistiche create per l’occasione.
Particolarmente toccante la lettura di brani del libro C’è un albero in Giappone di Chiara Bazzoli, ispirato alla storia del kaki di Nagasaki, accompagnata dalla performance musicale di Francesca Coizet. L’iniziativa è stata il culmine di un percorso educativo e culturale che ha coinvolto l’intera comunità nei mesi precedenti.

Un progetto che unisce memoria, arte e futuro
Il presidente di I Care, Stefano Giuliani, ha sottolineato come il progetto combini la cura della pianta alla produzione artistica, quale strumento per immaginare un mondo diverso. La dirigente Cocchetti ha ribadito l’importanza educativa del gesto simbolico della piantumazione, definendolo «seme di speranza» per le giovani generazioni.
Francesco Foletti ha ricordato le molte piantumazioni realizzate in tutta Europa e il significato profondo di queste azioni simboliche. Dalla Russia a Taranto, da Scampia al Quirinale, i kaki del progetto sono diventati ambasciatori di pace. Il prossimo 8 agosto una delegazione in bicicletta farà tappa a Travedona Monate, in un percorso tra venti località coinvolte.
Un messaggio contro ogni guerra
Durante la cerimonia, il sindaco Fiombo ha evidenziato il legame personale con l’associazione I Care e ha ricordato la coincidenza simbolica della data con la strage di Capaci del 23 maggio 1992. Un richiamo alla necessità di seminare giustizia e memoria, unendo il messaggio del kaki a quello del giudice Giovanni Falcone.
A chiudere l’evento, la presentazione dell’opera Piccolo Caco creata dai bambini del progetto “Selvaticamente”, composta con materiali naturali e carica di significati simbolici: radici che ricordano il passato, frutti come semi di rinascita, rami che uniscono diversità. In conclusione, è stato eseguito un canto composto dagli studenti, con versi che intrecciano Costituzione, memoria e impegno per la pace.
Un seme di pace nel cuore della comunità
La piantumazione del kaki a Travedona Monate rappresenta un atto concreto e simbolico, un gesto educativo e collettivo che si unisce a una rete globale di comunità impegnate per la pace. Un’iniziativa che parla con il linguaggio universale della natura e dell’arte, rivolta a tutte le generazioni, per coltivare consapevolezza, memoria e speranza.
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