Nelle stradine del centro di Gallarate la festa della “Contrada del brodo”

È una tradizione che richiama l'atmosfera del quartiere operaio di un tempo e che è associata alla festa della Madonna del Carmine: da domenica 13 al via le celebrazioni, fino alla domenica successiva

Contrada del brodo gallarate

Arriva il mese di luglio e tra le viuzze e i vicoli del centro di Gallarate… si beve il brodo caldo.
È una ben curiosa tradizione, quella legata alla festa della Madonna del Carmine, patrona della “contrada del brodo”, il rione più popolare del borgo (il centro della città), celebrata con una serie di eventi che coprono l’arco di un intero fine settimana.

«In occasione della festività della Madonna del Carmine, nell’antico rione detto del Canton sordo, la ricorrenza veniva celebrata con solenni manifestazioni che coprivano l’arco di un weekend (dal sabato al lunedì) al punto che la festa era chiamata per l’appunto “la tre giorni”», si legge nella ricostruzione storica tratta dall’Archivio “Collana Galerate”.

La “contrada del brodo”, così detta negli ultimi decenni, un tempo era nota come il “Canton Sordo”: quartiere operaio e di officine, falegnamerie, laboratori affacciati sul corso del torrente Arno, che bordeggia il rione che si sviluppò intorno alla via San Giovanni Bosco e ai vicoli.

Devozione tipica del quartiere è poi la Madonna del Carmine: proprio alla festa è oggi associato il “rito” della distribuzione del brodo, che era distribuito ai più poveri.

La statua della Madonna e la tradizione del lunedì

Una delle particolarità della festa era, in passato, il trasferimento della statua sacra: «La statua venerata nella nicchia di vicolo Volpe veniva trasferita di sera in caseggiati e cortili prescelti per momenti di devozione, per poi tornare nell’usuale alloggiamento la sera del lunedì successivo dopo la solenne processione nelle vie del centro città».

Il momento culminante della festa era infatti la processione, preceduta da giorni di celebrazioni religiose e incontri di quartiere.

Anche in questo 2025 il programma religioso è ricco: domenica 13 luglio il primo momento di preghiera, alle ore 20.30 si terrà il Santo Rosario nel cortile di via Bottini, all’angolo con via Cadolini. Lunedì 14 luglio, sempre alle 20.30, il Rosario verrà recitato nel cortile di Vicolo dei Fiori. La preghiera proseguirà martedì 15 luglio, alla stessa ora, nel cortile di via Novara 1. Mercoledì 16 luglio sarà invece celebrata la Santa Messa alle 20.30 nel cortile di Vicolo Volpe 1, a conferma del legame profondo tra la festa e la devozione mariana.

Contrada del brodo gallarate

La festa popolare della “Cuntrada dal breud”

Giovedì 17 luglio la festa si animerà con la musica: alle ore 21.00 in via Novara 1 è prevista una serata musicale con il gruppo “In The Mood”, proposta dall’Associazione culturale Arnatese APS. Gli eventi musicali continueranno sabato 19 luglio, sempre alle 21.00, con l’esibizione del “Trio Gino” in via Novara.

Già dall’11 sarà aperta la mostra fotografica e artistica del Fotoclub Il Sestante e dell’associazione 3A, intitolata “Così lontani, così vicini”: sarà visitabile anche nelle sere delle celebrazioni.

La giornata clou sarà domenica 20 luglio, che inizierà già al mattino. Alle ore 9.00 verranno aperte le mostre lungo via Cadolini, con un’esposizione di auto e moto d’epoca, e in via San Giovanni Bosco, con l’apertura del museo delle biciclette Palazzi con la sua ricca collezione da scoprire.

Alle 10.00, nella Basilica di Santa Maria Assunta, verrà celebrata la Santa Messa.
A seguire, alle 11.30, in via San Giovanni Bosco si terrà la tradizionale benedizione e distribuzione del brodo, momento simbolico e attesissimo della festa.

In serata, alle 20.30, partirà dalla Basilica la processione con la statua della Madonna, accompagnata dalla banda musicale “La Concordia” di Crenna, che chiuderà i festeggiamenti in modo solenne e partecipato.

Una festa storica

Durante i giorni di festa, il rione si trasformava, ricorda ancora ricostruzione storica tratta dall’Archivio “Collana Galerate”: «Molto ricco era il programma di eventi per la ricorrenza della Madonna del Carmine, il rione veniva trasformato ed addobbato a festa al punto che, agli occhi dei passanti, era evidente il distacco dal dinamismo contemporaneo per riportare tutti ad un passato nel quale la fraternità e la solidarietà erano più vive».

Un dettaglio curioso racconta l’eco mediatica che ebbe la festa nel 1959, quando arrivò persino la Rai: «Verso il mezzogiorno della Domenica giunse una vettura della Rai e, mediante il giornalista Loredani, si effettuarono interviste per il “Gazzettino Padano” ai membri del Comitato e ai Dirigenti dell’evento».

Tra i momenti più popolari ricordati nella cronaca dell’epoca, spicca proprio la distribuzione del brodo caldo: «Uno dei momenti più popolari è la distribuzione del brodo caldo la domenica mattina (10 ettolitri – 1000 litri – parlano le cronache degli anni ‘50) nel cortile del cosi detto “Circulin” su cui balcone per l’occasione svettava il gonfalone della Contrada».
Il circolino non c’è più, ma proprio in quel punto ora i contradaioli e la Pro Loco Gallarate distribuiscono ancora il brodo.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Luglio 2025
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