Caccia in deroga a storni e fringuelli, Paris chiede in consiglio comunale a Varese lo stop
Il consigliere Luca Paris presenta in Consiglio comunale a Varese la sua mozione contro la caccia in deroga a storni e fringuelli: “Specie protette, la Regione ritiri l’adesione al piano nazionale”

Durante le dichiarazioni di apertura del Consiglio comunale di Varese di martedì 22 luglio, il consigliere Luca Paris (gruppo misto – Movimento 5 Stelle) ha presentato una mozione per esprimere la netta contrarietà del Comune di Varese alla caccia in deroga a due specie di uccelli protette: lo storno (Sturnus vulgaris) e il fringuello (Fringilla coelebs).
La mozione chiede a Regione Lombardia di revocare l’adesione al piano di riparto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 12 giugno, che consente per il 2025 l’abbattimento di oltre 230.000 storni e 580.000 fringuelli in tutta Italia. Secondo quanto riportato nel documento, solo in Lombardia sarebbero autorizzati 41.552 abbattimenti di storni e 97.637 di fringuelli.
«Si tratta di specie protette a livello europeo – ha spiegato Paris nella presentazione in Consiglio comunale – tutelate dalla Direttiva 2009/147/CE. L’uso della deroga dovrebbe essere riservato a casi eccezionali e documentati, come la tutela della salute pubblica o gravi danni alle colture, ma esistono già alternative non letali ampiamente riconosciute, come dissuasori acustici, reti e colture attrattive. In questo caso, la deroga appare immotivata e rischia di costare all’Italia una nuova procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea».
Il consigliere ha ricordato anche una condanna subita dall’Italia nel 2010 proprio per abuso nell’uso delle deroghe in ambito venatorio. La mozione sottolinea inoltre che il fringuello non era più cacciabile da oltre 12 anni e che entrambe le specie svolgono funzioni ecologiche fondamentali, come la dispersione dei semi e il controllo degli insetti, contribuendo così all’equilibrio degli ecosistemi.
«Non serve colpire anche le specie protette», si legge nel testo, che evidenzia come in Italia esistano già 48 specie cacciabili, di cui 36 uccelli. Il provvedimento, ha aggiunto Paris, è in contrasto con le politiche ambientali locali e rischia di danneggiare l’ecosistema insubrico e varesino.
Nei particolari, la mozione del consigliere Paris impegna Sindaco e Giunta a esprimere pubblicamente la contrarietà del Comune alla caccia in deroga per queste due specie; a chiedere a Regione Lombardia di fare un passo indietro, ritirando la propria adesione al piano nazionale; a manifestare il dissenso anche verso l’eventuale riapertura degli impianti di cattura (“roccoli”), utilizzati in passato per la cattura di uccelli vivi da richiamo e infine a coinvolgere le associazioni ambientaliste e il mondo della scuola e dell’agricoltura in campagne di sensibilizzazione sul valore della fauna selvatica.
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