Alla guida con il cellulare, 348 multe nel 2014
I dati della Polizia Locale gallaratese riferiti al periodo da giugno 2013: un comportamento diffuso, nonostante le sanzioni dure, compresa la sospensione della patente
Courtney Ann Sanford è morta a 32 anni, in North Carolina, il 24 aprile 2014. Causa: un incidente stradale da lei stessa provocato. Mentre guidava si era concessa un selfie. L’impatto frontale con un camion è avvenuto pressoché contemporaneamente all’apparizione dell’autoscatto su un social network.
L’episodio statunitense è solo il caso più estremo di un fenomeno, quello dell’uso di dispositivi elettronici mentre si guida, presente su scala planetaria e sempre più diffuso. A Gallarate la Polizia Locale sta sviluppando un’azione sistematica per contrastare un comportamento la cui pericolosità è sottovalutata da tanti guidatori.
Fra giugno 2012 e lo stesso mese del 2013 le sanzioni comminate dai Vigili sono state 199 (solo 4 annullate a seguito di ricorso). Nell’anno successivo gli agenti hanno contestato 348 infrazioni (di nuovo 4 gli annullamenti) all’articolo 173 del Codice della Strada. Infrazioni che comportano una multa di 160 euro (112 se si paga entro 5 giorni), la decurtazione di 5 punti patente e, in caso di recidiva nell’arco di due anni, la sospensione del documento di guida da 1 a 3 mesi. Un quadro sanzionatorio severo che trova giustificazione nella pericolosità della distrazione e del controllo approssimativo del veicolo. Come noto, non è punito l’utilizzo di auricolare, che consente di tenere entrambe le mani sul volante o sul manubrio.
In città, la lotta all’uso del telefono da parte degli automobilisti avviene anche con servizi mirati in borghese e auto civetta. I contravventori vengono comunque fermati con paletta e segni di riconoscimento per la contestazione immediata della violazione.
«La reazione dei guidatori colti sul fatto – si fa presente al Comando di via Ferraris – è spesso molto negativa. In troppi considerano la guida con telefono o smartphone tra le mani un comportamento tutto sommato accettabile, quindi le sanzioni sono vissute come un accanimento per fare cassa. Probabilmente agisce un fattore culturale: la presunzione di sapere controllare il mezzo anche senza rispettare le regole, soprattutto su strade familiari come quelle urbane. Un’illusione. I dati Aci – Istat dicono che sulle reti viarie delle città si conta il 75% degli incidenti con il 42% delle vittime e il 72% dei feriti. Prima causa: distrazione, con un’incidenza del 16,6 per cento».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Ferdy su L'Agenzia Formativa della Provincia di Varese risponde al grido di allarme del settore socio-sanitario
lenny54 su Colpi in testa e umiliazioni, il racconto della Flotilla a Cardano. "Ma l'attenzione deve andare a Gaza"
Luca Marzoli su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
gianme su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
axelzzz85 su Ristorni dei frontalieri: la provincia di Varese prima in Lombardia per risorse ricevute
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.