Milano “bocciata” all’esame di rispetto per la disabilità
Ad un mese da Expo 2015 , la città risulta ancora poco rispettosa delle regole di convivenza civile. Auto parcheggiate impediscono la fruibilità alla viabilità pedonale causando disagio soprattutto a persone con disabilità motoria
Per le strade di Milano automobilisti e motociclisti maleducati, arroganti e prepotenti. Ad un mese dall’inizio di Expo 2015, la città di Milano potrebbe essere paragonata ad una giungla: auto parcheggiate lungo i marciapiedi che impediscono il passaggio ai pedoni, moto che sfrecciano sui marciapiedi in senso contrario per evitarsi qualche chilometro in più, pedoni e persone con disabilità motorie costrette ad affrontare una continua corsa a ostacoli per le vie della città.
Niente meglio del video-denuncia del Presidente AriSla (Fondazione Italiana per la ricerca sulla SLA) Mario Melazzini, testimonia una realtà milanese a dir poco sconcertante. Il suo percorso di pochi metri, da via Filzi a via Melchiorre Gioia, passando da via Galvani e via Campanini, dove è addirittura costretto a percorrere decine di metri in strada perché il marciapiede occupato da solo auto, si trasforma in un “viaggio” interminabile.
Alla fine del “tour”, Melazzini, deluso da una società che sembra ignorare a pieni voti le regole di convivenza civile, ha dichiarato che “purtroppo, ancora una volta, Milano si dimostra non completamente accessibile a chi è portatore di disabilità motoria. Ma io ho fiducia, tenacia e determinazione e spero che in vista di Expo ci sia un concreto cambiamento”
A questo punto, viene da chiedersi se la città che tra un mese esatto sarà sotto i riflettori del mondo intero, in occasione di Expo Milano 2015, sarà in grado di rendere fruibile la viabilità pedonale per i milioni di turisti che giungeranno da oltreoceano e di soddisfare le esigenze di persone con disabilità motorie, senza che queste debbano vedersi costrette a munirsi di “ali artificiali” con cui poter evitare al meglio gli ostacoli.
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