Infostranieri, la app “varesina” sbarca a Expo
Nasce dall'idea di un imprenditore albanese di Varese e venerdì sarà presentata al cluster Mediterraneo con politici e funzionari di primo livello

L’intuizione di un imprenditore di Varese, Bashkim Sejdiu, ha portato alla realizzazione di una app per gli smarthone che vi aiuta nelle pratiche documenti per stranieri. Si può leggere in italiano e complessivamente in 8 lingue: serve per facilitare le operazioni di chi deve avere a che fare con passaporti, permessi e questure.
Sejdiu è un giovane laureato all’Università dell’insubria: ha aperto un’agenzia per le pratiche documenti e dalla sua esperienza è nata l’idea di collaborare con le istituzioni e gli enti locali per offrire uno strumento semplice e chiaro per tutti.
La sua intraprendenza l’ha portato fino a Expo. Venerdi 9 ottobre 2015 all’EXPO, alle ore 15 presso il padiglione Albanese, Cluster Mediterraneo si terrà una tavola rotonda dal titolo “INFOSTRANIERI, L’INTEGRAZIONE CON UNA APP”, alla presenza dell’onorevole Lara Comi, europarlamentare Forza Italia e Vicepresidente PPE, dell’onorevole Micaela Campana, Responsabile nazionale del PD per welfare e terzo settore nella Segreteria di Matteo Renzi; Mario Morcone, capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Inter.
Gli invitati sono: Luljeta Cobanaj, Console Generale della Repubblica Albanese a Milano;Bashkim Sejdiu, Realizzatore App. INFOSTRANIERI; Alessandro Alfieri, Regione Lombardia; Assessore Majorino Comune di Milano; Andrea Orlandini, Presidente di EXTRABANCA, Diana de Marchi, delega Immigrazione PD; Rosaria Iardino, consigliera città metropolitana e area immigrazione; Dava Gjoka, Associazione Città Mondo,;
«Lo scopo della app – spiega un comunicato – è quella di fornire una serie di informazioni e strumenti a tutti gli stranieri regolari che ogni giorno devono fare i conti con una burocrazia particolarmente complessa».
«In collaborazione alle autorità presenti e agli uffici che essi rappresentano, possano ulteriormente completare il percorso dell’app e il messaggio di sensibilizzazione che essa vuole avere al fine di diventare il punto di riferimento per gli stranieri in Italia, e allo stesso tempo iniziare un vero e proprio percorso di integrazione che inevitabilmente passa anche dall’attenzione che si vuole prestare ai problemi di queste persone che fanno parte del tessuto sociale italiano, rappresentando anche il 10% del P.I.L».
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