Blog in evoluzione a sostegno del territorio

Incontro con molte voci al Teatro Santuccio. Il pericolo dei blogger prezzolati e la risorsa di quelli che sanno dare un valore aggiunto

Nel mare magnum dei nuovi mezzi di comunicazione, i blog intesi nell’accezione originaria (e cioé come diari personali online) sono uno strumento ormai antico, fors’anche antiquato. Ma come ogni strumento di questo tipo, anche i blog hanno saputo evolversi e ritagliarsi uno spazio importante, anche nei “contenitori” predisposti dai giornali grandi e piccoli che ad essi “delegano” una parte interessante di lavoro.
Dell’interazione tra i blog e il territorio si è parlato al Teatro Santuccio nell’ambito di Glocal13, in un incontro coordinato dalla “nostra” Stefania Radman che ha radunato volti, nomi (e nickname) di primo piano: da Gianluca Neri (Macchianera) a Claudia Vago (Tigella) passando per Roberta Milano, Corinna De Cesare (La 27a Ora – Corriere.it) e Virginia Fiume. Scambi interessanti, quelli tra i relatori (e nel finale con il pubblico), in cui il focus si è spostato principalmente sull’uso attuale dei blog che troppo spesso sono utilizzati dalle aziende sia per risparmiare su forme più costose di propaganda sia semplicemente per dare una pennellata di novità a modi di comunicazione stantii. «Ma quando i nuovi media sono usati con questo scopo, diventano subito vecchi. E inoltre confermano la mancanza di strategie, cosa che purtroppo in Italia è piuttosto comune» ha detto Roberta Milano, parlando in particolare del suo campo d’azione e cioé il turismo.
Discorso collegato è quello che riguarda i blogger prezzolati, categoria che spesso compare in mezzo al popolo della rete. Ne ha parlato Gianluca Neri: «Il blogger (definizione peraltro in bilico, con l’evoluzione di questi anni ndr) equilibrato è quello trasparente: non è prezzolato ma può partecipare a un certo tipo di eventi, a patto che sia chiaro con i suoi lettori e spieghi apertamente come è stato coinvolto negli stessi». Opinione supportata anche da Claudia Vago, famosa per essersi occupata di argomenti “pesanti” nel panorama internazionale (dalla “Primavera Araba” a “Occupy Wall Street”), ma anche free lance che ha soggetti privati tra i suoi clienti. Interessante anche il botta e risposta tra De Cesare e Neri: «L’idea della 27aOra è stata anche quella di rimettere al centro dell’attenzione i contenuti rispetto alle firme, per evitare quella deriva di “tweet-star” a cui spesso si assiste». «Ma – replica Neri – non vedo perché penalizzare una firma e un volto che nel corso degli anni hanno lavorato in modo corretto guadagnandosi la fiducia dei lettori».
Tra i grandi temi tuttora irrisolti (almeno in parte) c’è la sostenibilità dei blog e di chi li redige. Una via è quella portata a esempio da Virginia Fiume che, parlando di altre esperienze, ha spiegato come ci sia la possibilità di affiancare servizi (consulenze, vendita di gadget…) alla scrittura per dare all’utente un’offerta completa. Ma il dibattito a riguardo rimane apertissimo…

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Pubblicato il 15 Novembre 2013
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