Inarzo sogna un futuro da “villaggio tecnologico” e inizia dal parco giochi

L'inaugurazione dei nuovi giochi in programma venerdì 4 marzo alle 15.30. Il sindaco: «Tante innovazioni, c'è un paese nuovo»

inarzo generiche

Oramai l’attesa per i bambini di Inarzo sta per finire. E’ più di un mese che i nuovi giochi al Parchetto di Piazza Caproni sono montati e racchiusi da una recinzione rossa di cantiere che impedisce di provarli. La maturazione del calcestruzzo delle fondazioni prima ed il maltempo poi hanno ritardato la riapertura del ritrovo quotidiano dei più piccoli.

Venerdì pomeriggio, 4 marzo, alle 15.30 finalmente verrà tolta la recinzione ed inaugurato il Parco Giochi con una piccola festa organizzata dall’associazione Millemani. L’intervento realizzato ha sostituito i vecchi giochi con problemi di manutenzione e sicurezza con nuove strutture in metallo e materie plastiche secondo gli ultimi trend del settore.

Come già fatto in altre circostanze, il Comune di Inarzo ha scelto un produttore italiano di qualità, la marchigiana MACAGI che opera con ottimi prodotti a costi inferiori alla media. I nuovi giochi sostituiti sono un castello con diversi ed originali scivoli, una Piramide di corde ed una Giostrina; anche per la zona di sicurezza è stata operata una scelta con l’impiego di uno strato di cm 20 di ghiaietto, come sempre più si sta diffondendo nei nuovi parchi gioco. A completare l’intervento, la ProLoco Inarzo ha donato un cestino portarifiuti per la raccolta differenziata che è stato posizionato all’ingresso del Parchetto.

«Con l’apertura del parchetto – spiega il sindaco Mauro Montagna – si restituisce al paese un altro tassello rinnovato al meglio. Al nostro insediamento lo abbiamo trovato cadente e degradato e che con gli interventi fatti poco alla volta in questi cinque anni, la nuova pensilina fermata autobus, la casa dell’acqua, il distributore automatico del pane, la bacheca, il pannello informativo, le telecamere di controllo e l’impianto WiFi Inarzo è diventato il volto di un paese nuovo. Nel dibattito sulla pubblica amministrazione si parla spesso del tema delle Smart Cities, le città ipertecnologiche governate da sistemi intelligenti che dovrebbero rappresentare il futuro, ma ritengo che già oggi impiegando correttamente le enormi possibilità delle nuove tecnologie e la capacità di impiegarle nella nostra realtà, possiamo avere gli Smart Villages, i Paesi 2.0 che riducano lo storico squilibrio di servizi ed opportunità con la città. Stiamo lavorando per questo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2016
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