L’agricoltura a Varese fa innovazione

Nell'incontro organizzato da Camera di Commercio alla Sala Campiotti hanno parlato gli agricoltori varesini: il settore ha investito negli ultimi 6 anni 25 milioni di euro, innovando e creando occupazione

C’è l’azienda che ha introdotto i robot nella produzione agricola, ma anche quella che fornisce direttamente delle zolle di prato fiorito per offrire bellezza alle nostre abitazioni. Spulciando tra i casi d’innovazione nel settore primario in provincia di Varese, emergono storie imprenditoriali di successo e di particolare rilievo.
Alla vigilia di AgriVarese, in programma domenica nel centro cittadino, la Camera di Commercio ha dedicato proprio a questo settore importante della nostra economia l’appuntamento di settembre del ciclo “I Venti dell’Innovazione”: sul palco del Salone Campiotti della sede camerale di piazza Monte Grappa  si sono alternati diversi relatori che hanno offerto un quadro decisamente interessante a una platea formata soprattutto da operatori del mondo agricolo alla ricerca di spunti per rendere la loro attività sempre più competitiva.
Si è così scoperto che, nel solo periodo 2007-13 le aziende agricole varesine hanno investito per oltre 25 milioni di euro in programmi di sviluppo della loro attività produttiva. Ci sono, per esempio, imprese che agendo sia in Valceresio che in Valcuvia imprese operano con 700 capi bovini e sono diventate un modello di rilievo nazionale nell’ambito della riproduzione o agriturismo che si sono inventati serate a tema proponendo a cene in costume che ci riportano agli stili di vita e ai cibi di un secolo or sono, togliendoci per qualche istante quella tecnologia che ha cambiato profondamente i nostri tempi quotidiani.
Interessante il dibattito che si è sviluppato in Sala Campiotti tra i vari relatori sul ruolo dell’agricoltura in rapporto alla sostenibilità ambientale, dove diventa strategica la capacità di innovare, il capitale umano e la condivisione come è avvenuto nel caso della "Grande stufa" di Villaguardia (Como), una centrale di teleriscaldamento e cogenerazione alimentata a cippato,  dove tutti gli attori sociali, agricoltori in prima fila, hanno dato il loro contributo alla realizzazione di un progetto che oggi coinvolge oltre 600 persone e 240 edifici.
Nonostante la provincia di Varese «non sia il luogo ideale dove fare l’agricoltura», come ha sottolineato un imprenditore agricolo di Uboldo, e nonostante si sia passati dai 35mila ettari di terra destinati a questo settore degli anni ’80 agli attuali 15 mila, l’agricoltura varesina presenta una serie casi di successo che confermano il potenziale, anche in termini d’occupazione, che il comparto rappresenta anche per la nostra provincia. A patto che si continui su di un percorso di valorizzazione di queste eccellenze comunicandole in modo adeguato. Ecco perché Camera di Commercio ha proposto, in questo mese di settembre, tante iniziative e proposte per comunicare al meglio quell’innovazione che è già presente nelle nostre aziende agricole.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2013
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