“La più bella del mondo”. Incontro pubblico all’Insubria sulla Costituzione
Appuntamento nel pomeriggio al Campus, ospiti dell'iniziativa i docenti Minazzi e Orecchia, con il sindaco Galimberti e la giornalista Silvia Truzzi

Lunedì 28 novembre 2016, alle ore 17, nell’Aula Magna del Collegio Cattaneo, via Dunant 7, nel Campus dell’Università degli Studi dell’Insubria a Varese, è in programma un incontro aperto al pubblico dal titolo: “La più bella del mondo? Sulla Costituzione Italiana”.
Introducono e conducono l’incontro: Fabio Minazzi, docente di Filosofia della Scienza, e Antonio Maria Orecchia, docente di Storia moderna; intervengono: Davide Galimberti, Sindaco di Varese, già docente incaricato dell’Università degli Studi dell’Insubria, e Silvia Truzzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, autrice, con Marco Travaglio, del volume Perché no (PaperFirst 2016).
«La votazione per il prossimo referendum del 4 dicembre 2016 può costituire un’occasione preziosa per rileggere e persino per riscoprire la Costituzione italiana, conoscendone i contenuti, i valori e i limiti, onde interrogarsi liberamente sull’opportunità, o meno, di cambiarla – spiegano dall’Università -. Per questa ragione, con lo scopo precipuo di approfondire gli elementi conoscitivi di questo stessa opportunità offerta a tutti i cittadini italiani, il Centro Internazionale Insubrico ‘Carlo Cattaneo’ e ‘Giulio Preti’ per la Filosofia, l’Epistemologia, le Scienze cognitive e la Storia della Scienza e delle Tecniche e il Centro di ricerca Mass Media e Società: storia e critica dell’opinione pubblica dell’Università degli Studi dell’Insubria hanno senz’altro deciso di organizzare un pubblico incontro per meglio riflettere e discutere liberamente in merito al prossimo appuntamento referendario. Anche perché quest’ultimo, per quanto sia intrinsecamente importante e significativo, non costituisce, comunque, “la fine della storia”, ma solo un momento, sia pur particolarmente rilevante, per meglio riflettere sulla nostra storia e sul nostro stesso futuro, intrecciando le più diverse e persino opposte riflessioni storiche, filosofiche, civili e giuridiche onde meglio comprendere e vivere più consapevolmente questo stesso appuntamento referendario in cui i cittadini italiani avranno l’opportunità di far sentire la loro voce».
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