Cena con truffa per i turisti americani: clonate oltre mille carte di credito
Una complessa indagine della Guardia di Finanza permette di sgominare una banda di informatici indiani e pakistani specializzata nel furto di strumenti di pagamento elettronici
La Guardia di Finanza di Saronno, dopo un’indagine durata oltre un anno, ha sgominato una banda di esperti informatici indiani e pakistano che aveva ideato un ingegnoso sistema per clonare carte di credito. La regia del progetto criminoso era straniera, ma la rete di complicità che ne permetteva il funzionamento era tutta italiana.
’operazione è stata chiamata “Ultima Cena” in quanto tre soggetti extracomunitari, due indiani ed un pakistano, si recavano in tarda serata presso due ristoranti della zona, accompagnati da B.F., un broker saronnese. Dopo che erano andati via gli ultimi clienti, un esperto informatico indiano, tratto in arresto nel mese di giugno, utilizzando i “pos” messi a disposizione dai ristoratori, collegava una apparecchiatura informatica e con le carte di credito precedentemente clonate effettuava il pagamento e si faceva dare il contante relativo alla transazione. I ristoratori compiacenti trattenevano per loro e guadagnavano dalla frode il 10% del valore della transazione.
Vittime della truffa organizzata erano quasi sempre cittadini stranieri, preferibilmente americani.
Le indagini hanno consentito di scoprire la base logistica del gruppo in un appartamento di Lissone, locale all’interno del quale, durante la perquisizione effettuata dai finanzieri, sono state ritrovate le costose apparecchiature utilizzate per clonare oltre a migliaia di carte di credito e di numerosi documenti d’identità falsificati.
Il giro d’affari illecito accertato fino ad oggi è di circa 20.000 euro sottratti, ma la cifra è destinata a crescere all’esito degli ulteriori accertamenti richiesti alle Società estere gestori delle carte di credito clonate.
Sette le persone denunciate, di cui una tratta in arresto, e sequestrate costose apparecchiature oltre a migliaia di carte di credito pronte per essere usate in modo illecito.
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