Gavirate apre la settimana “calda” della scuola
Dopo l'assemblea autoconvocata dai professori, sono ora gli studenti protagonisti della manifestazione fuori dai cancelli. La protesta contro i tagli e i problemi dell'istituto
"Tutti fuori. Manifestiamo per i continuitagli alla scuola". Dopo l’assemblea spontanea di sabato scorso autoconvocata dai docenti, questa volta sono gli studenti dell’Isis Stein di Gavirate a disertare le lezioni. Con un tam tam su Facebook e con messaggi sul cellulare, alcuni ragazzi di quarta e quinta hanno deciso di non entrare in classe questa mattina, rimanendo fuori dai cancelli e chiedendo agli altri compagni di aderire a questa prima forma di protesta che vede mescolati temi nazionali con problemi locali.
Dai tagli continui alla scuola ( " anche se è rientrato l’aumento a 24’ore, i tagli si fanno in altri settori") ai problemi dello Stein di pulizia, riscaldamento e affollamento delle aule: molte le ragioni che hanno indotto numerosi studenti, ma non tutti, a non entrare in classe.
Prima un piccolo presidio fuori dai cancelli dell’istituto e poi un giro attorno alla scuola per far sapere anche a chi aveva deciso di entrare in classe, le tante questioni sul piatto: « Noi ragazzi di quinta abbiamo visto progressivamente peggiorare la qualità della scuola – spiegano gli studenti – i professori sono sempre più stanchi. Un tempo c’erano gli sportelli "help"a cui rivolgerti quando avevi lacune. Oggi se hai bisogno di lezioni ulteriori devi cercarle privatamente. E poi il riscaldamento che ogni tanto si blocca, che si accende tardi, per cui arriva a temperatura giusto all’ultima ora, il tema della sicurezza in una scuola con classi sovraffollate».
Mercoledì i ragazzi saranno a Varese, p a Milano, aderiranno allo sciopero generale per manifestare contro i tagli alla scuola, contro la politica di un governo che indebolisce due settori rilevanti come scuola e sanità: « Negli altri stati si continua a investire nell’istruzione nonostante i problemi economici perchè è così che si investe nel futuro. In Italia non si fa altro che tagliare…».
Al loro fianco ci saranno anche i docenti che si stanno organizzando, con un collettivo provinciale. Sabato scorso è toccato agli insegnanti dello Stein dare un messaggio chiaro, ma in molti istituti, i professori hanno deciso di bloccare tutte le attività extracurricolari in segno di protesta.
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