Monumento ai Caduti d’Italia, anche Cocquio ci sarà
Il Comune aderisce alla proposta che proviene da Biella per dare forma a un monumento collettivo in onore dei morti della Grande Guerra
A metà fra la pietra d’inciampo e l’installazione d’arte moderna, un po’ opera e un po’ memoria: il grande monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale che il comune di Biella dedica alla tragedia che si portò via le vite di oltre 600 mila nostri connazionali un secolo fa vede anche la partecipazione del Comune di Cocquio Trevisago.
«Alla fine di gennaio il comune di Biella ci ha scritto per illustrarci un progetto che stanno portando avanti da alcuni mesi, legato alla commemorazione dei caduti della Prima Guerra Mondiale», dicono dal comune.
La Città d Biella, infatti, con la collaborazione del Circolo Culturale Sardo che lì ha sede, lo scorso novembre ha inaugurato una particolare installazione commemorativa alla porte della città: un lastricato composto da pietre provenienti da numerosi Comuni d’Italia, pietre sulle quali è stato inciso il nome del Comune di provenienza e il numero dei propri caduti della Prima Guerra Mondiale.
«La richiesta del Comune di Biella era quindi che anche Cocquio Trevisago inviasse una pietra con quelle caratteristiche, per poter ampliare il lastricato e conferire a quel monumento un valore ancora più “nazionale“».

«La proposta è stata accettata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale, che desidera innanzitutto ringraziare la ditta Raffognato Marmi per aver sposato il progetto e fornito la pietra gratuitamente, con l’incisione del nome del nostro Comune e del numero dei nostri caduti, 55. Ringraziamo naturalmente anche il Comune di Biella e l’Associazione sarda “Su Nuraghe” per aver esteso anche a noi l’invito ad aderire: siamo orgogliosi che la “nostra” pietra, unitamente a tutte quelle dei comuni aderenti a questa iniziativa, contribuisca a rinvigorire e tramandare la memoria collettiva di quella pagina di storia».
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