Caccia allo scontrino: su 260 controlli, 83 irregolari
Controlli a tappeto della Guardia di Finanza in provincia di Varese. La maggior parte delle violazioni ha interessato il settore della ristorazione, ambulanti, rivendite di prodotti elettrici e parrucchieri
Negozi ed esercizi commerciali nel mirino della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese. Lo scorso fine settimana è scattata anche nel Varesotto l’operazione volta a verificare la puntualità degli esercenti nel rilasciare gli scontrini fiscali ai clienti: oltre 40 pattuglie impegnate, con i militari in divisa ed in abiti civili che hanno effettuato una serie di controlli presso vari esercizi pubblici finalizzati sia al controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali sia ad accertare eventuali ulteriori fenomeni illeciti, come la contraffazione, la vendita di prodotti non certificati e la presenza di lavoro irregolare. I controlli hanno riguardato le categorie più significative, e sono stati rivolti anche nei confronti di esercizi ed attività commerciali gestite da stranieri, in particolare di etnia cinese. Nel corso dell’attività, sono stati effettuati oltre 260 controlli, di cui 83 risultati irregolari, ovvero per i quali è stata verbalizzata la mancata emissione del documento fiscale; in particolare, sono stati effettuati 160 controlli ad esercenti italiani, di cui 37 irregolari, e 107 ad esercenti stranieri, di cui 46 irregolari; la maggior parte delle violazioni ha interessato il settore della ristorazione (bar, pizzerie, pasticcerie, ristoranti), ambulanti, rivendite di prodotti elettrici e parrucchieri.L’attività, che si è sviluppata in tutto il territorio della provincia, ha anche portato all’individuazione di 6 lavoratori irregolari, di cui uno clandestino, alla segnalazione di 4 stranieri (2 cinesi, 1 marocchino ed 1 egiziano) per utilizzo di manodopera irregolare, ed alla proposta di chiusura di 3 esercizi per reiterate violazioni in materia di mancato rilascio di documentazione fiscale.
Nel corso dei controlli, sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati in un esercizio commerciale circa 4500, tra articoli elettrici e giocattoli, sprovvisti del certificato di conformità e potenzialmente pericolosi; il titolare, di origine cinese, è stato denunciato.
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