Come una provetta racconta il tuo stato di salute

Da laboratorio analisi a Centro Polispecialistico in forte espansione. Da 43 anni il Centro Beccaria offre a un numero sempre crescente di pazienti un servizio di analisi preciso ed efficiente

vario

La storia del Centro Beccaria ha inizio 43 anni fa in piazza Beccaria a Varese (da cui ha preso il nome). Diventato una struttura complessa e multidisciplinare, il Centro mantiene il suo cuore pulsante in quel laboratorio analisi accreditato dal Servizio Sanitario Regionale.

A curare ogni giorno i ritmi di lavoro del laboratorio è sempre il dottor Bruno Calegari che ancora oggi, come 43 anni fa, lavora tra provette e reagenti, alla ricerca continua della formula di perfezione e qualità.

«Da quando ci siamo trasferiti in via Marrone abbiamo installato questo grande macchinario che smista, valuta, divide i componenti ematici in maniera precisa. Con l’installazione di questo robot abbiamo fatto un ulteriore salto in termini di assoluta qualità dell’esame», racconta Calegari.

Come avviene il processo di analisi?

Tutto ha inizio al momento del “check in”: il paziente si presenta allo sportello, all’ingresso del Centro Polispecialistico, con la propria richiesta del medico curante. Qui vengono inseriti gli esami e create etichette digitali con codici a barre che rimarranno fisse per tutto il percorso. Quando il paziente si presenta alla sala prelievi, l’addetto, dopo aver verificato che i dati inviati dal terminale corrispondano esattamente alla persona di fronte, effettua il prelievo.

«Un tempo, in caso di esami numerosi, si dovevano prelevare grandi quantità di sangue che venivano smistate nelle singole provette – spiega il dottor Calegari – oggi, grazie al robot, è sufficiente una quantità ridottissima».

La provetta, a questo punto, sale dalla sala prelievi al laboratorio posto al secondo piano. Arriva nei vassoi già etichettata e con il tappo del colore necessario per l’esame richiesto. La memoria del computer dà istruzioni al robot che, prima di tutto, controlla che non ci siano incongruenze o difetti (altrimenti scarta in un vassoio a parte che verrà ricontrollato dal personale del presente). Quindi fa scorrere sul nastro che lo indirizza nel vassoio dedicato alla tipologia di indagine. Lo strumento analitico arriva a definire perfettamente la paternità del sangue definendone il percorso di analisi. A quel punto, il tecnico di laboratorio prende il suo portaprovette con i campioni da sottoporre alla macchina specifica e inizia l’esame.

Anche il robot dedicato alla vera e propria indagine è un prodigio di velocità ed efficienza e riesce ad analizzare 800 campioni di sangue all’ora: «Lo scorso anno abbiamo analizzato 600.000 campioni – ricorda il responsabile del laboratorio – Siamo in grado di effettuare numerose tipologie di indagini di microbiologia, citologia, esami di medicina lavoro».

Il laboratorio offre anche indagini prenatali (test DNA fetale), esami specifici per allergie e intolleranze, per marcatori tumorali e analisi di microbiologia genetica.

Una volta completati tutti i test, il cervellone centrale ricompone la scheda del singolo paziente inserendo tutti i valori dei singoli esami. La cartella arriva al biologo incaricato che la controlla, la valuta e analizza la fotografia generale delle condizioni dettagliate nei singoli risultati. A quel punto, se tutto è congruo, viene firmata la certificazione che diventa immediatamente disponibile per il paziente in grado di accedere alla sua scheda on line attraverso il sito internet del Beccaria. Lo stesso documento può essere anche stampato per il paziente che, invece, si presenta fisicamente ai nostri sportelli nel giorno di ritiro indicato in fase di accettazione.

Tutto semplice e automatizzato, dunque?

«Per arrivare a questo livello di efficienza – ricorda il dottor Bruno Calegari – dobbiamo lavorare con attenzione e cura per preparare i macchinari. Ogni giorno, occorre circa un’ora per settare e calibrare ogni singolo robot. Anche alla sera, quando terminiamo, serve ancora del tempo per concludere l’attività controllando, per esempio, la quantità di reagenti, la temperatura dei nostri frigoriferi. Questo è un laboratorio dove è fondamentale che tutto funzioni alla perfezione. Un calo di tensione fa scattare subito un allarme perchè entrino in funzione altri gruppi elettrogeni. Abbiamo a che fare con organismi che non devono “decadere” o aumentare di valore. L’efficienza e la precisione sono alla base di questa attività».

La miglior garanzia di qualità arriva da Regione Lombardia che mensilmente controlla in modo specifico e dettagliato i risultati delle analisi attraverso un sistema di valutazione approfondito.

TUTTE LE INFO QUI

Contatti

Sede Centrale: via Calogero Marrone, 2 (ang. via Corridoni) Varese
Tel.: 0332 18807000332 234395
E-mail: info@centrobeccaria.com
PEC: analisibeccaria@pec.it

di
Pubblicato il 29 Aprile 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.