Quaranta letti in più al Circolo. Ma non saranno dell’ospedale

L'azienda ospedaliera presenterà a breve il piano per l'attivazione dei posti subacuti. L'intesa prevede di affidare il servizio a un ente esterno che lo attiverà entro l'inverno. A luglio partirà la subintensiva

trasloco nuovo ospedale varese monoblocco 29 marzo 2007

Ci saranno 40 posti letto in più.Li aveva annunciati il Presidente Maroni con la sua ricetta per risolvere in  modo definitivo il problema della barellaia del Pronto soccorso varesino.
Una soluzione attesa, 40 letti,anche se per pazienti subacuticioè malati che hanno superato la fase grave della malattia ma non sono ancora in condizioni di tornare a casa. Una vera boccata d’ossigeno per i reparti del Circolo sempre molto congestionati.

All’importante annuncio, però,non era seguita l’assicurazione dell’arrivo di fondi nuovi e, quindi, di personale in più. Anzi, il governatore, sul punto, era stato esplicito: «Iso risorse».

Il dubbio sull’organizzazione finale era sorta da più parti: « Come si farà a gestire 40 pazienti in più con un personale già al limite?» si sono chiesti i sindacati.

La proposta preparata dall’azienda ospedaliera, e che verrà presentata alle stesse organizzazioni sindacali, parla di “esternalizzazione” del servizio. In altre parole, i letti saranno all’interno dell’ospedale varesino ma non apparterranno, di fatto, all’ospedale. Il personale sarà esterno e la Regione pagherà all’ente che prenderà i servizio in appalto i costi delle prestazioni. Entro l’inverno, se la procedura non troverà ostacoli importanti, questi 40 letti saranno aperti. Non saranno sistemati, dunque, all’interno della clinica Santa Maria che prevedeva costi e tempi di adeguamento eccessivi per la necessità di avviare presto il servizio : « Abbiamo trovato un’altra soluzione più adeguata» ha chiarito il direttore generale Callisto Bravi. Possibile, quindi, l’utilizzazione degli spazi all’interno del vecchio padiglione centrale, dove attualmente è ospitata l’unità operativa di psichiatria che dovrà rientrare nella sua palazzina appena saranno ultimati i lavori di ristrutturazione.

Entro luglio, invece, aprirà la terapia subintensiva, attesa da 8 anni ( locali e macchinari erano pronti già nel 2007): per il servizio, invece, sono stati stanziati fondi che porteranno all’assunzione del personale medico e infermieristico necessario.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Marzo 2015
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