Il sindaco blocca il taglio delle piante per la rotonda sul viale Duca d’Aosta
Antonelli è intervenuto di persona per fermare l'inizio dei lavori per il taglio dei tigli all'incrocio tra viale duca d'Aosta e via Mameli. Prosegue il caos attorno al cantiere Coop

«Stavano per iniziare il taglio dei tigli in viale duca d’Aosta ma li ho fermati». Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli è intervenuto nella serata di ieri, mercoledì, all’altezza dell’incrocio con via Mameli per fermare l’inizio delle operazioni di taglio delle piante interessate dalla rotonda che sorgerà sul viale della Gloria dei bustocchi.
Una squadra di giardinieri, dunque, è stata fermata prima che potesse iniziare con le prime operazioni di messa in sicurezza dell’area, propedeutica al taglio: «Fino a quando non sarà tutto chiaro e definito non ho intenzione di far iniziare i lavori per la rotonda» – ha detto il sindaco, da sempre contrario a tutto il progetto Coop.
Secondo il progetto, infatti, dovranno essere tagliati una ventina di alberi del viale per fare posto alla rotonda che dovrebbe servire a migliorare la viabilità in vista dell’apertura del supermercato in fase di realizzazione tra le vie duca d’Aosta, Mameli e Pisacane.
Non accenna a concludersi, dunque, la vicenda del cantiere Coop tra liti, accordi, cambi di progetto che stanno rendendo la vicenda quantomeno stucchevole. Anche l’incontro pubblico organizzato dai comitati contro la rotonda (qualche decina di persone, ndr) si è rivelato una farsa. All’incontro erano stati invitati Antonelli, l’ex-sindaco Farioli, l’assessore all’Urbanistica Tovaglieri e il suo predecessore Reguzzoni: i quattro “ospiti” hanno declinato l’invito, gli organizzatori hanno diffuso una locandina nella quale risultavano presenti e all’incontro si è poi presentato il sindaco Antonelli a cui è stato negato l’intervento dagli organizzatori.
Il risultato è una certa confusione da qualsiasi punto si guardi la vicenda. L’edificio della Coop non è stato ancora completato dopo quasi due anni e mezzo, il piano di recupero del calzaturificio con la rimozione dell’eternit non è ancora entrato nella fase operativa, la rotatoria non è stata mai sostituita da un sistema più efficace per la viabilità.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Questa si che è una buona notizia!
Contrariamente a Laveno Mombello e Luino a Busto Arsizio abbiamo un Sindaco che tutela gli alberi, ma la domanda mi viene naturale (non sono di Busto Arsizio e non conosco la sua storia amministrativa) non è la Giunta e quindi anche il suo Sindaco che hanno deliberato l’abbattimento dei tigli contro il quale è in corso anche una campagna di raccolta firme su Change.Org (che invito tutti a sottoscrivere)? Per conoscenza la petizione è arrivata a 2300 adesioni.
Mi risulta anche che il Comitato contro l’abbattimento abbia interessato il Corpo Forestale dello Stato (ora Carabinieri Forestali) per verificare che nell’iter non ci siano abusi o illegittimità ( https://www.change.org/p/12836117/u/22874045?utm_medium=email&utm_source=petition_update&utm_campaign=354233&sfmc_tk=HgMlPWkpT%2f5GA8bDF9SpOuqIrEOJ2uR1ApqbOg3UJPowLWw7wiwNSDj2TqHowCT9&j=354233&sfmc_sub=138443765&l=32_HTML&u=63133853&mid=7259882&jb=1 ).
Ma a prescindere, che senso ha abbattere venti tigli storici, sani, curati, che emanano profumi antichi lungo il Viale Duca d’Aosta di Busto Arsizio per fare una rotonda i cui vantaggi sono tutti da verificare? L’unico vantaggio sarà che la rotonda verrà ovviamente costruita a spese del nuovo inutile supermercato che oltre a uccidere il piccolo commercio proporrà gli stessi, banali, identici, insapori prodotti senza anima (e non parliamo della frutta) di tutti gli altri centri della grande distribuzione.
Gli alberi sono storia, cultura, vita e biodiversità, mentre i supermercati sono solo interessi per pochi.
Cari bustocchi, non fate gli struzzi… gli alberi sono vita, incrementate le fila del Comitato!
Rolando Saccucci