Charles è morto
di Jon Coda
Charles è morto, non so di preciso quanto tempo fa e non ha alcuna importanza. Non ho provato dolore per la sua scomparsa, ho solo avvertito uno sconfortante timore.
Mi sembra inadeguata la situazione che si è venuta a creare: Charles è assente ma ogni suo scritto può essere reperito in qualsiasi merdosa libreria della terra. Non credo gli piacerebbe sapere che ci sono persone che ingrassano con quello che lui ha scritto o che fanno della sua immagine ora un maniaco, ora un difensore degli ideali nazisti, ora un ineffabile ubriacone. D’altro canto qualsiasi uomo che provi l’irremovibile istinto di scrivere è conscio dei rischi cui va incontro, soprattutto se ciò di cui si occupa è la più brutale realtà.
Maniaca è la realtà, corrotta è la realtà, ubriaca è la realtà, non chi si occupa di essa. Charles la conosceva e tentava di affogarla nell’alcool affogandoci sé stesso.
Camminai per le strade quel giorno con degli abiti stracciati addosso. Senza un soldo in tasca è ben difficile trovare chi ti guarda con rispetto per la strada. Avevo un amico che mi ospitava in una casa di sua proprietà senza pretendere l’affitto, mi doveva un favore e stava scontando la sua pena. La città mi era nemica, le uniche due strade che conoscevo erano il vicolo che conduceva al trilocale arredato in cui risiedevo e la via in cui si trovava il pub di Marvin dove mi recavo ogni giorno per dimenticare.
La notizia mi giunse una sera. Alla porta sentii la voce dell’amico padrone di casa che domandava se ci fosse qualcuno. Risposi di sì ma che c’era qualcuno ubriaco che non aveva la forza di reggersi. Allora mi urlò, come stesse facendo un annuncio ufficiale davanti a una platea, che Charles era morto.
Charles era morto. Il senso di timore dilagò dentro di me e quel giorno una ragazza che abitava in quella stessa città mi aveva scritto che non sopportava più il mio modo di fare e le mie poesie.
Ma avevo ancora una bottiglia di birra nel frigo.
Racconto di Jon Coda, illustrazione di Daniela Landini (www.ilcavedio.org)
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