Un patrimonio da salvaguardare
Lo spazio Cesare da Sesto presenta la collezione con opere dal 1949 al 2005
Sotto il sintetico titolo di Collezione Cesare da Sesto 1949 – 2005 si cela l’esemplarità di un’esperienza di una serie di acquisizioni frutto di premi e di mecenatismi che ha connotato, se pur con differenti tensioni culturali una lunga stagione, dal dopo guerra ad oggi, lungo un ben preciso territorio, quel pezzo di Lombardia che si snoda dalla sua capitale e percorrendo l’asse del Sempione arriva sino al Lago Maggiore dove alcuni dei più noti artisti lombardi avevano residenza.
L’esperienza sestese abbracciava e abbraccia, inoltre, un territorio che stava a cavallo di due Province appartenenti a due diverse Regioni, Piemonte e Lombardia.
In questo intreccio, dentro l’incrociarsi di due culture si è saputo inglobare, negli oltre cinquant’anni di storia, esperienze culturali ed espositive che hanno visto succedersi più di centosedici artisti di fama nazionale e internazionale.
Un grande lavoro, avvenuto grazie al consenso, alla sensibilità, alla competenza di alcuni. Così molti cittadini hanno potuto usufruire, al meglio, il patrimonio culturale che via via è emerso, nel campo delle arti visive, dal dopoguerra sino ai nostri giorni.
Nel fervore delle iniziative che si sono aperte, interrotte, riaperte, molte sono state le storie e i fatti da annotare ma ciò che più ha contato in questa incredibile carrellata d’anni è che lo Spazio Cesare da Sesto si è da sempre posto come una finestra su una storia collettiva, non solo locale, spesso nazionale e internazionale. In tal senso le trame delle sue storie sono meritevoli d’essere salvaguardate, tramandate, studiate.
Non meno importante, in tutta questa storia, è saper leggere, nella vicenda socio culturale dei premi e delle esposizioni, la portata che le iniziative messe in mostra alla Cesare da Sesto hanno prodotto per la crescita del gusto artistico nel territorio, tanto che la mostra oggi allestita appare più un invito ad andare oltre la consolidata documentazione, iconografica e formale, dei diversi orientamenti dell’arte contemporanea.
Nonostante le difficoltà attuali, nonostante l’apparente “stallo” della ricerca nel campo delle arti, nonostante una certa omologazione culturale, Sesto, nel riproporre il suo grande back-ground difende la sua propria specificità e identità, difende l’idea di continuità dell’arte, e d’essere stato da sempre non passaggio ma luogo di ridefinizione di altrettante specificità.
Collezione Cesare da Sesto 1949 – 2005
Spazio Cesare da Sesto – Palazzo Comunale
Piazza Mazzini – comune di Sesto Calende (VA)
Dall’ 11 febbraio al 5 marzo 2006
Da mercoledì a venerdì ore 17,00 – 19.00
Sabato e festivi 10.30 – 12.30 — 17.00 – 19.00
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