Due giovanissimi neonazisti volevano uccidere Obama

Il complotto è stato sventato dall’Atf, l'agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcol e tabacco

Due giovanissimi neonazisti volevano uccidere Obama. La notizia shock è stata diffusa dall’emittente FoxNews. Il complotto, ordito da due neonazisti con deliranti fini razziali, è stato sventato dall’Atf, l’agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcol e tabacco dopo un’indagine veloce ed efficace: i due sono giovanissimi, un ventenne ed un diciottenne, trovati in possesso di fucili a canne mozze detenute illegalmente. Il progetto dei due ragazzi era ampio: uccidere un alto numero di studenti neri (102 nel folle piano dei due neonazisti, 88 a fucilate e 14 decapitati) in un blitz simile a quello tristemente noto del massacro alla Columbine. L’occasione sarebbe stata un comizio del candidato presidente di origine afroamericana Barack Obama che si sarebbe dovuto tenere in una scuola vicino a Memphis: il politico avrebbe dovuto morire, decapitato o ucciso a fucilate. I sospetti avrebbero voluto uccidere 88 afroamericani a colpi di arma da fuoco e decapitarne altri 14. I numeri 88 e 14 hanno una valenza simbolica per i fautori della supremazia della razza bianca: la H è l’ottava lettera dell’alfabeto e 88 diventa HH, che nel gergo neonazi sta per il saluto "Heil Hitler"; 14 sono le parole scritte da David Lane (fanatico nazionalista americano): “We must secure the existance of our people and a future for white children" (Dobbiamo assicurare l’esistenza della nostra gente e il futuro dei bambini bianchi).

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Pubblicato il 27 Ottobre 2008
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