Missione in Ciad per un colonnello Nato
Franco Annecchini comanderà il contingente Nato al confine tra Repubblica Centro Africana e Ciad per garantire il funzionamento dell'ospedale dell'Onu che aiuta i bisognosi del Darfur
La forza di reazione rapida della Nato, con comando a Solbiate Olona, assumerà il comando anche in Ciad della task force “Ippocrate” nell’ambito dell’operazione “Nicole” in Ciad con il Colonnello Franco Annecchini (foto a sin.), dal 2 aprile, sarà il nuovo Comandante di Contingente. Il Colonnello Franco Annecchini è nato a Pescara nel 1960. E’sposato e padre di due figlie, Elisa e Carlotta; presta servizio a Solbiate Olona presso il comando Nato. Nel contesto internazionale ha partecipato alle missioni in Bosnia ed Afghanistan e prestato servizio presso l’International Military Staff nel quartier generale Nato a Bruxelles. Alle sue dipendenze avrà un dispositivo sanitario nazionale interforze, per lo più composto da personale proveniente dal Policlinico militare “Celio” di Roma, supportato dai militari del reparto sanità del 24° Reggimento di Manovra Alpino di Merano (Bz) e dal personale del 7° Reggimento trasmissioni di Sacile; sono inseriti nel contingente sanitario, inoltre, una squadra di polizia militare ed un distaccamento di amministrazione.
Compito dell’unità sarà quello di garantire il sostegno sanitario al personale della missione europea Eufor e di quella Onu, Minurcat. La missione africana rientra nell’ambito della risoluzione 1778, del 25 settembre 2007, dove il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha autorizzato il dispiegamento nella Repubblica Centro Africana e nella Repubblica del Ciad di un contingente militare a guida Unione Europea in supporto alla missione delle Nazioni Unite. L’operazione militare è nata con l’obiettivo di contribuire alla stabilizzazione dell’area al confine con il Darfur, al fine di facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari, contribuire alla protezione dei civili in pericolo e favorire il ritorno dei profughi. Con il passaggio di responsabilità dall’Unione Europea all’Onu, avvenuto il 15 marzo scorso, il contingente italiano sarà gradualmente sostituito da analoga componente norvegese; il completo rientro in patria dovrebbe concludersi entro il mese di giugno.
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