“Evitiamo i doppioni inutili”
I Giovani della Pdl propongono una razionalizzazione della spesa. «Troppe, per fare un esempio, tre piste di atletica a Varese»
Simone Longhini (foto) , coordinatore rrovinciale Fi Giovani – PDL, ed Emanuele Calveri responsabile Sport Coordinamento Provinciale Fi Giovani – PDL propongono una "Razionalizziamo gli impianti sportivi della città. «L’attuale crisi – scrivono i giovani politici in una nota stampa- impone una razionalizzazione della spesa anche per comuni virtuosi come quello di Varese. Questo comporta la ricerca di finanziamenti e forme alternative per l’erogazione di servizi, come quelli sportivi. Lo sport può rappresentare un settore di grosso sviluppo per l’economia cittadina e non solo: un esempio significativo sono stati i mondiali di ciclismo svoltisi a Varese lo scorso anno. Un elemento peculiare del contesto varesino è poi la presenza dell’Università dell’Insubria con il proprio bacino d’utenza e la costruzione ormai imminente del campus universitario».
«La nostra città – continuano i Longhini e Calveri – ha una buona dotazione di impiantistica sportiva, ma ormai, per la maggior parte dei casi, obsoleta. Da una prima visione dei progetti per il campus universitario che si svilupperà nella zona di Bizzozzero si nota una duplicazione di opere, eclatante nel caso della pista di atletica, visto che due strutture del genere sono già presenti a Calcinate degli Orrigoni e a Masnago (all’interno dello stadio Franco Ossola). Auspichiamo quindi una collaborazione fattiva tra istituzioni amministrative locali (comune, provincia) ed università in modo da eliminare i “doppioni” e utilizzare i fondi così risparmiati per ammodernare gli impianti già esistenti».
«Per far questo – concludono Longhini e Calveri – una proposta concreta potrebbe essere la creazione di una società partecipata dagli enti finanziatori che gestisca l’impiantistica e svolga le necessarie manutenzioni, superando i vincoli del patto di stabilità cui è soggetto il Comune. Tale società potrebbe attrarre altri soggetti di minoranza che avrebbero interesse a collaborare nella gestione degli impianti (si pensi a tutte le società sportive presenti sul territorio). In questo modo si potrebbero così catalizzare finanziamenti e partecipare a bandi per la realizzazione di impianti ed attività (vedi credito sportivo) oltre ad avviare fattive collaborazioni tra le società della zona, le agenzie turistiche e le amministrazioni per rilanciare il turismo sportivo»
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