Strade maledette anche in questo fine settimana
Tre giorni, tre incidenti, cinque feriti di cui tre gravi tra venerdì e domenica
È stato ancora un fine settimana di fuoco sulle strade bustesi. Dopo la tragica domenica del 10 maggio scorso, costata la vita e tre pedoni, tutte donne, investite e morte in ospedale per le conseguenze delle ferite riportate (questo pomeriggio a Sant’Edoardo i funerali di Luciana Cozzi, domattina lle 9,30 sempre a Sant’Edoardo quelli di Rosa Giani e a Baeata Giuliana quelli di Adriana Cova), anche l’ultimo fine settimana ha visto seri incidenti. Protagonisti questa volta i motociclisti, vittime predilette dei sinistri stradali nella bella stagione. Venerdì pomeriggio un adolescente è caduto da solo sul Sempione, all’altezza dello svincolo di via Firenze, ferendosi gravemente. All’ospedale di Legnano hanno dovuto operarlo, un delicato intervento neurochirurgico alla cervicale. Meno di ventiquattr’ore dopo è stato il turno di un 23enne di Borsano alla guida della sua moto, che aveva acquistato solo da pochi mesi: è finito contro un’auto in manovra in una via del rione, finendo a sua volta all’ospedale di Legnano in prognosi riservata.
Ieri, domenica, il colpo finale. Ben tre i feriti, tutti motociclisti, nello scontro avvenuto alle 18 circa fra due moto e un’auto presso il famigerato stop di via dei Sassi, per il quale è atteso da tempo un intervento (la rotonda dovrebbe sorgere entro fine anno). Due moto potenti, una con a bordo una coppia di trentenni, una con a bordo un trentunenne, tutti e tre residenti a Busto Arsizio, si sono scontrate, forse per un sorpasso, al rientro dalla direzione di Gallarate. La coppia se l’è cavata (si fa per dire) con fratture guaribili in 40 giorni. Più seria la situazione del terzo centauro, che sembra avesse effettuato il sorpasso: dopo la sbandata, un volo terribile sull’asfalto, mentre la sua Suzuki finiva contro un’auto in attesa proprio sullo stop. Per lo sventurato centauro ferite gravi e ricovero, ancora una volta, in quel di Legnano, terzo caso in tre giorni, sempre motociclista, sempre da Busto Arsizio, sempre grave. Urge dunque ricordare quanto sia importante per tutti la massima attenzione: i numeri in assoluto degli incidenti possono passare sotto silenzio, fra un allarme sicurezza e l’altro, ma quando si concentrano in così poco spazio fanno rumore. E male, tanto male.
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