Corte dei conti sulla piscina: “Caso da archiviare”

Dopo sette anni arriva la risposta all’esposto presentato dalle minoranze nel 2002 quando la piscina comunale era rimasta per mesi un buco nel terreno. Candiani: “La città si merita un’opposizione migliore”

Archiviata la questione appalti per la piscina comunale. Una vicenda che era stata aperta circa sette anni fa, con un esposto presentato alla Corte dei conti da parte delle opposizioni politiche di Tradate, dopo la travagliata vicenda della piscina comunale. L’annuncio è stato dato dal sindaco Stefano Candiani che, in un incontro che ha voluto organizzare con la stampa proprio nella piscina inaugurata due anni fa, ha mostrato la lettera delle Procura generale della Corte dei conti con oggetto “Ritardi costruzione piscina comunale di Tradate”.
«Esaminati gli atti trasmessi e ritenuto che, allo stato, in ordine alla questione in oggetto – si legge nella missiva – non sussistono responsabilità da perseguire avanti questa corte, il magistrato ha disposto l’archiviazione della vertenza».
 
La vicenda risale ancora a molti anni addietro, quando era ancora sindaco Dario Galli. Con lui iniziarono i lavori della piscina che vennero poi fermati a causa del fallimento della ditta sub appaltatrice dei lavori. Divenuto poi sindaco Stefano Candiani, l’azienda appaltatrice chiese poi di rivedere i costi dell’opera, ma il comune giunse a un accordo tra le parti per risolvere la questione il prima possibile. L’accordo non piacque alle minoranze che presentarono quindi un esposto alla corte dei conti per accertare che non vi siano state irregolarità o spreco di denaro pubblico.
Intanto la piscina trovò una nuova vita, tramite il project financing con l’attuale gestore della piscina comunale, il quale ha terminato i lavori, realizzando il centro sportivo come lo conosciamo oggi.
Centro ancora in fase di ammodernamento considerando che nei prossimi giorni sarà aperto anche un termario sotterraneo, mentre nei prossimi anni, probabilmente entro l’estate del 2011, saranno realizzate due vasche esterne.
 
«La vicenda è finita nel migliore dei modi – ha commentato Candiani -. Noi abbiamo creduto in questo progetto, ci abbiamo lavorato per dare alla città quello che era atteso da decenni. Altri non hanno fatto tutto ciò, hanno preferito mettere dubbi nei cittadini. Dopo sette anni è finalmente arrivata questa risposta. Non ci sarebbero parole da aggiungere se non che la città si merita un’opposizione migliore. Dispiace vedere che l’attività politica cittadini si limita al tentativo di spezzare le gambe all’avversario».
Presenti alla conferenza stampa in piscina, oltre agli assessori Franco Accordino e Cesare Crespi, anche l’allora direttore generale del comune, Claudio Ceriani che ha commentato così la vicenda: «La corte dei conti verifica che non vi sia stato spreco di denaro pubblico, significa che il comune e gli uffici hanno lavorato bene».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2009
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