Case delocalizzate, finalmente i Comuni potranno decidere cosa farne

I 549 alloggi abbandonati dai cittadini di Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo perchè troppo vicini all'aeroporto potranno diventare di proprietà dei Comuni. L'accordo firmato in Regione

I 549 alloggi delocalizzati di Ferno, Somma Lombardo e Lonate Pozzolo entrano ora a far parte del patrimonio edilizio di questi tre Comuni, che potranno quindi avvalersene in base alle loro esigenze.
 
E’ quanto prevede il "Secondo atto aggiuntivo all’Accordo di Programma Quadro in materia di trasporti – Aeroporto intercontinentale di Malpensa 2000", sottoscritto oggi (lunedì 13 luglio) in Regione dagliassessori regionali al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e alla Qualità dell’Ambiente, Massimo Ponzoni, con i Ministeri dello
Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente, le province di Milano e Varese, i Comuni di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Ferno, Finlombarda e l’Aler della Provincia di Varese.
 
«Attraverso questo provvedimento – commenta l’assessore Boni – saranno pertanto i Comuni a decidere i destini delle abitazioni acquisite e potranno valorizzarle in piena autonomia e nel rispetto dell’ambiente attraverso, ad esempio, la redazione dei Piani di governo del territorio (Pgt) o avvalendosi dello strumento della perequazione urbanistica con la ricollocazione dei volumi o degli strumenti della programmazione negoziata,
individuando anche interventi di mitigazione e compensazione ambientale». «La firma di oggi – dichiara l’assessore Cattaneo – conferma ancora una volta quanto teniamo a Malpensa e al suo territorio. Ci stiamo anche adoperando affinché il nostro hub possa tornare nel minore tempo possibile a volumi di traffico adeguati alla sua importanza; tutto questo però deve essere fatto mettendo in primo piano gli enti locali coinvolti e il territorio». «E’ l’ennesimo risultato positivo – conclude l’assessore Ponzoni – raggiunto da Regione Lombardia in materia ambientale. Con questo provvedimento dimostriamo ancora una volta di avere grande senso di maturità».
 
Soddisfatto il sindaco di Ferno Mauro Cerutti: «Un passo importante, anche se per ora è un patrimonio indisponibile in attesa del deposito degli atti notarili e della riqualificazione – commenta -. Ora tutti devono lavorare per la valorizzazione del territorio: qui non ci potranno essere insediamenti residenziali, ma con l’Expo 2015 a Milano alcuni operatori potrebbero essere interessati. Con Somma Lombardo e Lonate Pozzolo stiamo lavorando in sintonia per favorire l’arrivo di investitori, anche la Regione deve fare lo stesso: nell’elaborazione del Pgt abbiamo già predisposto una sorta di suddivisione delle volumetrie, per evitare campanilismi e speculazioni e favorire la rinascita di un territorio. Ora vogliamo finalmente ricavare qualcosa, il più possibile, dopo anni di lacrime». Meno positivo il giudizio di Piergiulio Gelosa, non tanto per l’accordo firmato in Regione, quanto per i disegni futuri che riguardano il territorio intorno all’aeroporto, terza pista in testa: «Abbiamo modificato l’accordo di programma quadro e i comuni potranno finalmente entrare in possesso delle case de localizzate e questo è bene – commenta il primo cittadino lonatese -. Abbiamo strappato la garanzia che resterà il fondo regionale per eseguire i lavori di riqualificazione e di indizione delle varie aste e oltretutto potranno essere i comuni a fare i lavori e la messa in sicurezza attraverso le municipalizzate. È una tappa di un percorso che però non è finito: ora bisogna trovare chi potrà occupare gli immobili (con l’aiuto delle aziende impegnate nell’aeroporto e col volano dell’Expo) e dare loro una destinazione congrua a seconda delle peculiarità di ogni zona. Se mi spaventa l’ipotesi di terza pista? Certo che sì. Il nostro territorio non ha ancora smesso di pagare pegno per l’aeroporto così com’è, figuriamoci se crescerà ancora: bisogna rifletterci seriamente, valutando tutti gli aspetti, non ultimo quello ambientale».

A Case Nuove nelle idee del sindaco Guido Colombo ci sarà il terminal civile di Somma Lombardo. Si pensa alla nascita dell’Istituto Tecnico Superiore con indirizzo Aeronautico, a cui si è aggiunto il possibile corso triennale universitario: «Il mio motto è quello delle “3T” – spiega Colombo -: “Tecnologia – Talento – Tolleranza”, che ho sempre sostenuto e che non può avere auspicio migliore nella formazione del futuro dei nostri figli. Una scuola dismessa per due progetti e una scelta da fare. Le scelte di questa maggioranza saranno assunte con grande intelligenza e nella consapevolezza di agire con cognizione di causa, soprattutto quando ciò ricade sul futuro della città».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2009
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