Le milleotto società varesine leader

Utile + 405,0 milioni e ricavi oltre i 27,0 miliardi per le 1.008 maggiori imprese varesine. Metallurgia e meccanica in grande spolvero, tiene il sistema moda, frena la chimica

È disponibile il nuovo numero di made in Varese con la tradizionale classifica delle Mille maggiori imprese varesine (cioè tutte le società di capitale da 5,2 milioni di fatturato) corredata dalle graduatorie di performance e di settore.
“Crisi finanziaria e rallentamento dell’economia si fanno già sentire sui conti del “made in Varese” che mostra di muoversi in anticipo e in contrasto rispetto alla maggioranza delle province del Nord Italia dove i segnali di crisi a fine 2007 nel complesso non si avvertono affatto o arrivano molto attutiti. Bilanci e performances delle 1.008 maggiori imprese varesine, infatti, confermano e consolidano i buoni numeri dell’economia provinciale ma la redditività, pur restando significativa, si appanna (un po’)“, osserva Mario Zambetti, direttore di made in Varese in relazione all’ampia intervista in cui Michele Graglia, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, commenta la situazione e le prospettive dell’industria varesina nel contesto della crisi attuale, e all’analisi di Ivan G. Spertini, Partner KPMG, sulle strategie delle imprese di fronte alla crisi.
Conti in ordine
Conti alla mano, le prime 1.008 imprese comprese in un range di fatturato che si colloca tra i 1.661,0 milioni della meccanica Agusta di Samarate e i 5,2 milioni dell’edile Candura Group di Marcallo (più altre 7 imprese con fatturati inferiori compresi tra i 4,9 milioni della meccanica Marchesini di Jerago con Orago e i 2,5 milioni della chimica Sisco di Busto Arsizio) hanno realizzato un utile netto di + 405,0 milioni con un fatturato di 27.021 milioni per un indice utile/fatturato, quindi, di 1,50.
Con i conti in ordine, tra le 859 big da almeno 6,1 milioni, sono 696 imprese che realizzano + 790,6 milioni poi assottigliati dai – 397,9 milioni di rosso di 163 imprese per cui il consuntivo finale del segmento si attesta a + 392,6 milioni.
Per poi aumentare con i + 12,4 milioni delle 149 small sotto “quota 6,1” come saldo tra i + 19,6 milioni delle 118 imprese in utile e i – 7,2 milioni delle 31 in rosso.
Questi gli altri fondamentalidelle 859 big: mezzi propri 6.776,9 milioni; risultato operativo 1.093,7 milioni; ros 4,19; ammortamenti 634,3 milioni; cash flow 1.026,9 milioni, indice cash flow / fatturato 3,92; oneri finanziari 196,4 milioni; indice oneri/fatturato 0,75; imposte 598,7 milioni; utile lordo 991,3 milioni; indice utile lordo/fatturato 3,78; roe 6,15.
Con questi numeri alle spalle, tra le 4.720 imprese della Regione sopra i 10 milioni, le 500 varesine chiudono il 2007 con un quinto, un sesto, un nono, un decimo e un undicesimo posto rispetto a due sesti posti, a due settimi posti e a un undicesimo posto del 2006:
il “made in Varese” è sesto per robustezza patrimoniale (indice mezzi propri/fatturato di 26,92) e per salute finanziaria (indice oneri/fatturato di 0,86), nono per redditività (indice utile/fatturato di 1,23), decimo per roe (indice di 4,79) e undicesimo l’efficienza gestionale (indice cash flow/fatturato di 3,79).
Le Prime 10 per ricavi e utili
Il 2007 porta un po’ di trambusto nella Top Ten varesina a partire dall’avvicendamento in vetta tra le due meccaniche Agusta di Samarate (1.661,0 milioni, + 10,0%) e Whirlpool Europe di Comerio (1.607,9 milioni, + 3,3%).
Se la chimica Novartis Farma di Origgio è inamovibile al terzo posto (801,6 milioni, + 1,9%), la commerciale Exergia di Varese fa un passo avanti fino al quarto posto approfittando anche della frenata della chimica Rohm And Haas Italia di Castronno (254,0 milioni, – 27,5%), scivolata in ottava posizione.
Adesso quest’ultima si trova nella scia del vettore aereo Eurofly di Somma Lombardo (322,3 milioni, + 14,0%), del pimpante grossista energetico Espansione di Gallarate (283,4 milioni, + 62,4%) che fa il suo debutto col botto nella Top Ten varesina con il sesto posto assoluto e dell’altro vettore aereo Livingston di Cardano al Campo (259,9 milioni, + 3,2%).
Restano tra le Prime 10 società provinciali sia la Sadepan Chimica di Castelseprio (242,0 milioni, + 9,2%) che la metallurgica Foroni di Gorla Minore (240,1 milioni, + 25,9%) mentre la orfana illustre della nuova Top Ten è l’alimentare Lindt&Sprungli di Induno Olona ora 12ª con 210,4 milioni (+ 8,4%).
Solo due dei marchi appena citati si ritrovano – ai primi due posti – anche tra le Top 10 per redditività assoluta: la Agusta(138,7 milioni di utile, indice utile/fatturato 8.3) e la Foroni (46,1 milioni di utile, indice19.2).
Le prime altre quattro società migliori per redditività sono la meccanica Saes Getters di Origgio (19ª per ricavi, 34,8 milioni l’utile di Gruppo, indice 20.8), la campionessa della moda Dama di Varese (23ª per ricavi, utile 26,6 milioni, indice 18.1), la meccanica Petrolvalves di Castellanza (13ª per ricavi, utile 23,2 milioni, indice 11.4) e la metallurgica Monte Ferro di Monvalle (56ª per ricavi, utile 23,1 milioni, indice 28.5).
I risultati premiano quindi la chimica Novartis Consumer Health di Origgio (18ª società varesina, utile 20,2 milioni, indice 11.5), le due meccaniche Atos di Sesto Calende (48ª per ricavi, utile 14,8 milioni, indice 16.6) e Siemens Vai Metals Technologies di Marnate (45ª per ricavi, utile 14,0 milioni, indice 14.9) e la tessile Eurojersey di Caronno Pertusella (74ª per ricavi, utile 12,8 milioni, indice 19.1).
I leader di settore
Nella meccanica (186 imprese, 28,1% del fatturato, utile complessivo 212,7 milioni a cui le 21 small apportano 4,5 milioni) la Agusta di Samarate (1ª, 1.661,0 milioni, + 10,0%) e la Whirlpool Europe di Comerio (2ª, 1.607,9 milioni, + 3,3%) precedono la Alenia Aermacchi di Venegono Superiore (11ª, 211,5 milioni, + 12,6%).
È sempre la chimica/farmaceutica (53 imprese, 11,6% del fatturato, utile striminzito di 0,6 milioni equamente ripartito tra le 46 big e le 7 small) a fare poi gli onori di casa con la Novartis Farma di Origgio (3ª, 801,6 milioni, + 1,9%), la Rohm And Haas Italia di Castronno (8ª, 254,0 milioni, – 27,5%) e la Sadepan Chimica di Castelseprio (9ª, 242,0 milioni, + 9,2%) ai primi tre posti.
Nel commercio (282 imprese, 21,4% del fatturato, utile 38,2 milioni di cui 5,1 appannaggio delle 44 small) il primato è della Exergia di Varese (4ª, 481,6 milioni, + 63,3%) davanti alla concittadina Tigros (14ª, 199,7 milioni, + 18,1%) e alla Orrigoni di Malnate (22ª, 151,4 milioni, + 13,1%).
Nell’altro ramo del terziario, il varie (104 imprese, 12,3% del fatturato, rosso profondo di – 44,3 milioni solo attenuato dai + 1,6 milioni delle 14 small), si riducono le distanze nel terzetto di testa tra la Eurofly di Somma Lombardo (5ª, 322,3 milioni, + 14,0%), la Espansione di Gallarate (6ª, 283,4 milioni, + 62,4%) e la Livingstondi Cardano al Campo (7ª, 259,9 milioni, + 3,2%).
Nella metallurgia (88 imprese, 6,8% del fatturato, utile 105,0 milioni quasi interamente concentrati nelle 71 big) la Foroni di Gorla Minore (10ª, 240,1 milioni, + 25,9%) rimane fuori portata con la sua leadership a tutto campo. Guidano l’inseguimento la Inda di Caravate (50ª, 88,1 milioni, + 4,4%) e la Molla di Solbiate Arno (55ª, 81,2 milioni, + 30,5%).
Nell’alimentare (24 imprese, 3,6% del fatturato, in cura dimagrante con perdite complessive di – 11,2 milioni) a capotavola siedono la Lindt&Sprungli di Induno Olona (12ª, 210,4 milioni, + 8,4%), la Irca di Gallarate (34ª, 115,3 milioni, + 8,7%) e la Illva Saronno (44ª, 94,5 milioni, + 3,6%).
Nell’abbigliamento (32 imprese, 2,4% del fatturato, utile 27,7 milioni solo rallentato dai 237 mila euro persi dalle 5 small) gli occhi restano puntati sulla Dama di Varese (23ª, 147,6 milioni, + 3,1%) sulla Preca Brummel di Carnago (36ª, 111,6 milioni, – 3,1%) e sulla Missoni di Sumirago (57ª, 80,9 milioni, + 7,4%).
Nel tessile (66 imprese, 3,4% del fatturato, utile 34,2 milioni frenato dai – 2,4 milioni persi dalle 12 small) la Eurojersey di Caronno Pertusella (74ª, 66,9 milioni, – 1,6%) precede la Mascioni di Cuvio (84ª, 58,3 milioni, + 4,4%) e la Cervotessile di Gallarate (110ª, 47,6 milioni, + 0,5%).
Nel carta/grafica/media (28 imprese, 1,9% del fatturato, perdita complessiva di – 8,1 milioni nonostante l’utile di 1,0 milione delle 5 small) la Gogliodi Daverio (25ª, 145,1 milioni, + 2,1%) occupa la prima pagina del settore insieme a Munksjo Paper di Besozzo (105ª, 50,0 milioni, – 11,0%) e A. Merati&C. Cartiera di Laveno (199ª, 27,6 milioni, + 34,0%).
con la crescita più alta, soffia il posto all’impresa più redditizia del settore, La Tipografica Varese (227ª, 23,6 milioni, – 0,1%).
Nella plastica (67 imprese, 5,6% del fatturato, utile 37,6 milioni quasi tutto realizzato dalle 59 big) si va allo sprint tra la Industrie Ilpea di Malgesso (26ª, 135,5 milioni, + 1,7%) e la Alfatherm di Venegono Superiore (27ª, 132,5 milioni, + 5,0%) davanti alla Slimpa di Leggiuno (47ª, 89,9 milioni, + 11,9%) seguita da A. Schulman Plastics di Gorla Maggiore (58ª, 79,8 milioni, + 8,1%), Tecniplast Gazzada di Buguggiate (66ª, 71,3 milioni, + 14,8%).
Nel cemento (14 imprese, 0,7% del fatturato, utile 2,9 milioni) oro 2007 alla MC Prefabbricati di Cardano al Campo (121ª, 44,6 milioni, + 26,8%, argento alla La Murrina di Saronno (223ª, 24,1 milioni, – 5,7%) e bronzo alla Fratelli Mara di Lonate Pozzolo (241ª, 21,9 milioni, + 7,3%).
Nell’edilizia (51 imprese, 1,9% del fatturato, utile + 11,7 milioni prevalentemente realizzati dalle 41 big) oro alla Impresa Albini Castelli di Induno Olona (144ª, 37,7 milioni, + 42,9%), argento alla Furiga Impianti di Besozzo (239ª, 22,3 milioni, + 12,7%) e bronzo alla Agesp di Busto Arsizio (242ª, 21,8 milioni, + 5,6%).
Infine tra le 13 società del legno/mobilio (0,4% del fatturato, perdite per – 2,2 milioni) la F.lli Salviato di Castronno (258ª, 21,1 milioni, – 1,4%) resta leader davanti alla Arredi Tecnici Villa di Caronno Pertusella (379ª, 13,2 milioni, – 16,8%) e alla Roda di Gavirate (417ª, 12,4 milioni, + 8,0%).

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Pubblicato il 31 Luglio 2009
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